Formula 1, le pagelle del Gp di Malesia

 

Vediamo i voti ai protagonisti del Gp di Malesia a Sepang, vinto da Vettel, davanti a Webber e Hamilton. Voti positivi per piloti Red Bull e Mercedes, molto negative Ferrari e Force India.

 

I MIGLIORI

 

VETTEL: 10.

Il tedesco è tornato cannibale. Vittoria numero 27 in carriera, ottenuta con autorità e il tipico killer istinct del campione. Il sorpasso su Webber è mozzafiato, la gestione della corsa ineccepibile.

 

WEBBER: 9.

Un secondo posto che poteva essere un primo. In testa per 2/3 di gara, viene superato soltanto dal compagno di squadra. La Red Bull è tornata a comandare, l’australiano a guidare come sa.

 

HAMILTON: 8.

Primo podio Mercedes, ottimo Gran Premio, con la chicca dell’errore ai box, dove per il pit stop si ferma dagli ex amati meccanici della McLaren. Un inguaribile romanticone.

 

MERCEDES: 8.

Piazza le due vetture in terza e quarta posizione, confermando la crescita delle sue monoposto. Con il talento di Hamilton e Rosberg è destinata a crescere ancora. In risalita.

 

BUTTON: 7.

Sfortunato. Poteva andare anche a podio e comunque avrebbe chiuso quinto senza l’erroraccio del suo team al box. Esce, ma non demerita, in uno dei suoi tracciati preferiti.

 

I PEGGIORI

 

FERRARI: 4.

A prescindere dall’episodio di Alonso, che valuteremo a parte, la rossa ha mostrato una preoccupante involuzione. Massa, seppur quinto, non ha quasi mai girato al passo con Mercedes e Red Bull. E sì che in qualifica la macchina sembrava volare.

 

ALONSO 4.

La colpa è da dividere a metà con la scuderia e Domenicali, ma lo spagnolo, con l’esperienza che ha, non può commettere un errore simile. Con un campionato tirato, dove conta ogni punto, quelli persi a Sepang per un rischio totalmente folle potrebbero anche pesare più del previsto.

 

MASSA: 6.

La macchina non andava e lui si è limitato al compitino, chiudendo quinto una gara onesta, macchiata da una partenza scellerata: da secondo a settimo. Senza guizzi non si va a podio.

 

FORCE INDIA: 3.

Hanno due piloti interessanti, una vettura che in pista può girare con i primi. E allora perché complicarsi la vita così? Perché sbagliare 4 pit stop consecutivi (in uno hanno fatto rientrare addirittura i piloti insieme), compromettendo la gara di Di Resta e Sutil? Per essere tra i grandi c’è molto da lavorare.

 

LOTUS: 5.

Due vetture a punti, ma ci si aspettava di più. Raikkonen, settimo, ha guidato come poteva una macchina lenta e pesante. Grosjean non si è mai visto. Se vogliono vincere altre gare, devono tirare fuori qualche soluzione originale.

 

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