Alluvione Emilia Romagna: tutti i mezzi speciali impiegati

Si continua a lavorare duramente in Emilia Romagna, nelle zone colpite dall’alluvione. Ognuno aiuta come può, con gli strumenti a disposizione, ma una mano fondamentale è arrivata delle Forze Armate che hanno messo a disposizione personale e mezzi per le operazioni di soccorso. Nelle zone colpite dal maltempo, operano circa 1.300 militari che utilizzano 100 veicoli speciali appartenenti dell’Esercito. Vediamo quali sono.

Tutti i mezzi utilizzati in Emilia Romagna

Indispensabile per rimuovere i detriti è l’autocarro SMH 66.45 AMT: destinato al trasporto di materiale derivato da scavi o da cava, è lungo 8,4 metri, largo 2,5 e alto 2,83 metri, è dotato di cassone ribaltabile a mezzo di pistone, sei ruote motrici e un motore diesel a sei cilindri con una potenza 450 Cv di potenza. Il suo soprannome è “braccio dell’emergenza” e si tratta dell’escavatore PC210NLC-8, fondamentale per i lavori di demolizione e di rimozione dei detriti, così come la realizzazione di argini. È realizzata in modo da poter eseguire con efficienza qualsiasi operazione con diversi tipi di braccio. L’autogrù SMH 88.45C TCM 400 viene utilizzato per la movimentazione dei carichi e rimorchio di automezzi in avaria attraverso la barra di traino. Ha otto ruote motrici ed ha un peso di 29.000 kg a fronte di 10,1 metri di lunghezza per 2,5 di larghezza e 3,6 metri di altezza.

Motopompa Kelli P/N KPLA01 è stata progettata per il pompaggio di acque in condizioni critiche sia ambientali che logistiche. Il sistema è installato su rimorchio ad un asse dotato di stabilizzatori e timone regolabile, che garantiscono il traino su strada e fuoristrada con veicoli di diverse portate e tipi di aggancio, ma il blocco è anche predisposto per essere trasportato in aereo o sollevato da un elicottero. L’apripista cingolato D180 Tier 3 è stato impelato per la costruzione di argini grazie alle due lame apripista che permettono il suo utilizzo anche su terreni molto resistenti. Il veicolo multifunzionale KGT-P, originariamente pensato per un utilizzo ferroviario, è capace di svolgere il suo ruolo di rimozione di un grande volume di detriti anche su strada. Lungo 7,1 metri, largo 2,5 e alto 3,6 metri, pesa a vuoto 28.500 kg e monta un motore a gasolio 4 cilindri da 4.500 cc per 173 Cv di potenza per una velocità massima di 25 km/h su strada, 30 km/h su rotaia. Infine, ma non meno importante, c’è l’elicottero NH90 TTH, considerato il più versatile e moderno della sua categoria: è un velivolo bimotore lungo 20 metri e alto 5,6, dal peso a vuoto di 4.200 kg ed equipaggiato con due turbine: raggiunge i 300 km/h di velocità massima. È anche il primo elicottero al mondo ad essere dotato di comandi “fly-by-wire”, ovvero completamente digitali. La versione TTH utilizzata in Emilia Romagna è ideata con il compito primario di trasportare 20 persone o circa 2.500 kg di materiale, ed è anche equipaggiata di verricello per il recupero di feriti o persone in difficoltà. L’NH90 TTH può essere impiegato anche per operazioni di ricerca e salvataggio o di soccorso medico, per il quale può essere allestito con 12 barelle.

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