Amb & Sic: Progetto Oro Verde Michelin

Foresta Atlantica, 200 km da Salvador, Brasile – L’umidità è elevata, piccoli sciami di moscerini aleggiano attorno ai nostri volti sudati, i piedi sprofondano su un letto di fogliame ed arbusti reso poltiglia dal ciclo naturale morte-vita, e rumori, suoni, fischi, guaiti, richiami di animali lontani e vicini, un concerto di cui la nostra guida – una sorta di Indiana Jones del New Jersey – conosce ogni protagonista. Siamo nel bel mezzo della Foresta Atlantica, riserva naturale che compone il territorio dello Stato di Bahia (Brasile), Infomotori.com è arrivato fin qui su invito della Michelin, il nostro scopo è saperne di più sul loro progetto Oro Verde, tra piantagioni di caucciù e vivai, centri ricerche e tanta, tanta natura.
Il viaggio-avventura ci fornisce dati interessanti su un tipo di sviluppo eco e socio-compatibile che, a nostro avviso, dovrebbe ricevere il giusto apporto pubblicitario da parte dei mezzi di comunicazione.
Ma andiamo ai fatti. La Michelin si interessa a questa coltura ormai da decenni (dal 1920 per la precisione) e possiede 6 piantagioni: 4 sono localizzate nel sud della Nigeria e 2 in Brasile (Mato Grosso e, per l’appunto, Bahia, luogo della nostra visita). Il consumo mondiale di elastomero, sia di caucciù naturale che di quello sintetico, aumenta in media del 3% l’anno, da cui si deduce l’interesse per questo elemento.

Il caucciù
Le nostre amate vetture poggiano su quattro fazzoletti (due, se si tratta di moto) di gomma che troppo spesso lasciamo usurarsi senza la minima attenzione da parte nostra. Un elemento essenziale della mescola che compone i nostri pneumatici è il caucciù naturale, che rappresenta tra il 15 ed il 20% del peso di un pneumatico di automobile e tra il 30 e il 40% di quello di un pneumatico da camion. Questo componente essenziale è conosciuto per le sue peculiari caratteristiche: malleabilità, grande resistenza meccanica e termica, aderenza a tutti i tipi di suolo.
La pianta da cui viene “estratto” il caucciù, la cosiddetta seringueira o sifonia, necessita di un periodo di circa 7 anni dalla piantagione prima che possa diventare economicamente produttiva. Una volta raggiunto il grado di maturità necessario, al tronco della pianta viene eseguita un’incisione a spirale, dalla quale cola la sostanza liquida biancastra (lattice) che si depositerà in un apposito contenitore, per poi solidificarsi allo stato “elastico” tipico della gomma. I contenitori poi vengono raccolti ed il contenuto spedito ad una fabbrica, che tratterà il lattice ricavandone la gomma naturale utile alla produzione di pneumatici.