Brexit: Gran Bretagna, pericolo per il settore auto

Il mercato dell’auto e il settore in generale, potrebbe subire delle gravi conseguenze se il Brexit si risolve con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Infatti il mondo dell’auto in GB coinvolge: quindici Case automobilistiche, sei studi di design, tredici centri di ricerca e sviluppo, più di cento aziende specializzate e anche sette costruttori di Formula Uno che lavorano in Gran Bretagna. Tutto questo porta un giro economico di 15 miliardi di sterline. Nel caso di uscita le reazioni potrebbero essere decisamente gravi. Infatti le Case più importanti, probabilmente si sposterebbero in altri Paesi, dove normative e fisco sono più convenienti, come ad esempio la Spagna o l’est europeo.

Questo perchè se la Gran Bretagna si “isola”, ci sarebbero dazi doganali ed ulteriori costi sulle materie prime e la logistica, oltre ad un incremento dei prezzi delle auto destinate all’esportazione. Per quanto riguarda i team di Formula 1 coinvolti, tra i quali ci sono McLaren; Lotus; Force India; Red Bull; Mercedes; Williams e Caterham, il problema sarebbe parziale, perchè il necessario per il Campionato, viene spedito con carnet doganali e figurano in esportazione temporanea. Invece è diversa la situazione per i costruttori di auto di serie. Negli ultimi decenni, il governo inglese ha aiutato molto il settore dell’auto in GB, inoltre i costruttori stranieri, in particolare giapponesi, hanno investito unendosi alle Case già presenti sul territorio.

In Gran Bretagna sono presenti Honda, Nissan e Toyota insieme a Ford, General Motors, Bmw (con Mini e Rolls-Royce) e Volkswagen (con Bentley). Anche Jaguar Land Rover è gestito da stranieri, ovvero l’indiana Tata. I dati del 2015 parlano di 15 miliardi di sterline con 1,59 milioni di veicoli e 800mila persone coinvolte. Le Case automobilistiche inglesi, non subiscono il 10% di tasse che l’UE impone alle auto importate e non pagano dazi sui componenti importati. Ormai manca poco al referendum e in particolare a Sunderland, il più grande stabilimento inglese, la situazione è allarmante. Qui infatti Nissan produce circa 500.000 vetture all’anno e da lavoro a 7.000 persone oltre ad altre migliaia presso i fornitori nelle vicinanze.