Il 2019 di Mercedes-Benz: strategia, innovazione e modelli inediti

Si è svolta a Roma la tradizionale conferenza stampa di fine anno di Mercedes. In un ambiente conviviale ed informale sia Eugenio Blasetti (Press Relation Manager) che il Presidente Radek Jelinek hanno tratteggiato passato, presente e futuro prossimo, di Mercedes.

Ad iniziare dai risultati 2018 che parlano di cifre di tutto rispetto con il 45% del mercato privati conquistato dai modelli della Casa e con un immatricolato complessivo, a tutto novembre, di 56.911 unità. 
Ma il vero punto di forza della Casa è nella visione del futuro prossimo, chiara in ogni aspetto come impone qualsiasi sfida competitiva di ogni azienda.

Gli obiettivi 2019 sono importanti e uno spumeggiante Jelinek li ha ben delineati non senza evidenziare alcune criticità come quella di ottimizzare, percorso ancora lungo, il rapporto con le istituzioni in vista di questo immenso cambio di paradigma rappresentato dalla mobilità individuale. Fare sistema tra Costruttori, Pubblica Amministrazione e Amministrazione Locale deve rappresentare il punto di partenza, il fulcro intorno al quale sostenere lo sviluppo di questo mercato e attualmente, invece, i vari regolamenti regionali che non sono armonizzati “rappresentano semplicemente una follia” che alimentano il peggior nemico di ogni mercato: l’incertezza.

Le 5 C della strategia Mercedes

La strategia di medio termine di Mercedes viene efficacemente riassunta nelle 5 C: Core, Case, Culture, Company e Customer. Sono cinque capitoli, pilastri, sui quali poggerà la strategia del Gruppo dei prossimi anni e nei quali gli investimenti sono e saranno ingenti e molto finalizzati. Ed è su questi cinque temi che si è sviluppato il dibattito della serata.

Core: rappresenta il nucleo centrale del business del Costruttore. Le auto evolveranno sempre di più nella loro capacità di minimizzare l’impatto ambientale. Ad iniziare dal bistrattato diesel che rimane, per Daimler, una motorizzazione perfetta per rispondere alle esigenze di quei clienti che necessitano di grande mobilità. In questo contesto le novità sono rappresentate dalla Classe B, la Classe A Sedan e la Mercedes GLE.

Nel corso del 2019 anche l’ottavo modello della piattaforma MFA e il GLB che entra nell’arena competitiva dei SUV compatti di segmento C come la Volvo XC40, la BMW X1 o la Audi Q3.

Ma Core è anche mercati e quelli asiatici rappresentano per la Casa un obiettivo centrale. La Cina in primis che per il mercato dell’automobile rappresenta oramai una imprescindibile scenario di confronto ed impegno.

Case: Connected, Autonomous, Share & Services, Electric. Case è un acronimo che racchiude il senso del futuro stesso dell’auto. Una mobilità connessa ed autonoma, condivisa con i servizi di sharing ed elettrificata. E allora ecco che Mercedes vuole puntare non solo ad essere un costruttore di automobili, ma anche un provider, un fornitore di servizi per la mobilità che, all’interno di quei concetti quali Connected e Share & Services concretizzati nelle esperienze di Car2Go, racchiude una serie di prestazioni integrate e ad alto tasso di personalizzazione in grado di contribuire a potenziare, a livello globale, l’awareness del Marchio.

Ed è chiaro che anche l’elettrificazione rappresenta un capitolo fondamentale per la crescita del Marchio. Se il 2018 è stato l’anno di Smart EQ con 1.150 esemplari immatricolati (i limiti di produzione hanno costretto Daimler Italia anche a limitarne la richiesta), la strategia complessiva riguarda anche l’infrastruttura.

Sono 900 le wallbox installate, per adesso solo in Germania, ma con una impostazione tutta da importare: con l’acquisto della Smart EQ il wallbox è gratuito ed in assenza di uno spazio box o un parcheggio di proprietà questa gratuità viene convertita in credito nelle ricariche convenzionate.

Pensando la mobilità elettrica inserita nel contesto di una moderna Smart City, l’idea di Mercedes Vision Urbanetics riassume, estremizzandoli, tutti i concetti di mobilità futura, elettrica, autonoma e condivisa. Un unico pianale sul quale intercambiare la cassa: in pochi minuti hai a disposizione una versione trasporto merci e una versione trasporto passeggeri

Culture: in un mercato così reattivo e dinamico anche la stessa cultura aziendale deve riordinarsi ed adattarsi. Per Daimler diventa fondamentale la velocità di reazione, la cultura dell’innovazione che vuol dire, necessariamente, maggiore libertà di movimento dei propri gruppi di lavoro che devono sentirsi liberi di innovare immaginando nuovi metodi di sviluppo, nuovi utilizzi delle tecnologie e nuovi modelli di cooperazione interdisciplinare. In questo senso gli incubatori come Startup Autobahn (www.startup-autobahn.com) e Lab1886 (www.lab1886.com) rappresenta la verifica più interessante per comprendere come Daimler sia già molto avanti in questo approccio.

Company: l’adeguamento organizzativo alle esigenze del mercato non poteva non incidere anche in quello della struttura. L’annuncio della nascita di Mercedes-Benz Trucks Italia è uno di questi. Maggiore autonomia mantenendo inalterate le opportune sinergie con il resto del Gruppo. E a proposito di queste strategie, il mondo del trasporto professionale ha sempre rappresentato una avanguardia tecnologica per quello dell’auto: il nuovo Actros con gli specchietti virtuali che adesso sono sostituiti da videocamere e che oltre a monitorare molto più efficacemente l’intorno del mezzo, consentono di ridurre del ben 3% i consumi, rappresenteranno la prossima frontiera anche per l’auto.

La nascita di Mercedes-Benz Trucks si inquadra nella strategia “Project Future” che punta a trasformare le singole divisioni in unità anche giuridicamente indipendenti e questo proprio per adeguare la propria capacità di risposta alle pressioni e alle esigenze sempre più dettagliate del mercato.

Un incontro in cui, alla fine, è emersa una Mercedes già pronta anche a dispetto della confusione politica e normativa del momento: i nuovi diesel sempre meno impattanti e efficienti, gli ibridi plug-in diesel, la gamma Smart che, a partire da metà del prossimo anno, sarà completamente elettrica e il nuovo brand EQ che rappresenterà la gamma elettrificata del Costruttore.

Uno sforzo complessivo ingente, ma necessario. Un percorso obbligato non solo per i Costruttori premium, ma anche per i generalisti, alcuni dei quali ancora devono iniziare.

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