Immatricolazioni maggio 2011: mercato auto in crescita

Maggio 2011: immatricolazioni a +3,58%
Per la prima volta dopo tredici cali consecutivi dal mercato italiano delle autovetture viene un segnale positivo. Le immatricolazioni in maggio 2011 sono state 170.603 con una crescita sul 2010 del 3,58%. Occorre tuttavia sottolineare che in termini assoluti il risultato del mese scorso è comunque depresso, come d’altra parte quello degli ultimi mesi, tanto che, in mancanza di una ripresa della domanda, la previsione per il 2011 si attesta a quota 1.776.000 con un calo del 9,44% sul 2010. Debole in particolare appare la domanda delle famiglie che, come è noto, sono particolarmente provate dalle difficoltà dell’economia.

Mercato ancora delicato
Confermata la delicatezza dell’attuale situazione del mercato dell’auto italiano. I concessionari che dichiarano bassi livelli di acquisizioni di ordini sono infatti l’87%, mentre l’86% dichiara bassa affluenza di visitatori nelle show room. Una lieve diminuzione del pessimismo dei concessionari emerge tuttavia per quanto riguarda le attese a breve infatti, la quota di operatori che prevedono domanda ancora depressa resta rilevante, ma scende dal 52% di aprile al 47% di maggio.

Case automobilistiche impegnate in attesa di un aiuto
Il mercato dell’auto sta comunque navigando a una velocità di crociera decisamente bassa in attesa che un colpo di vento imprima l’accelerazione di cui vi è certamente bisogno. Il colpo di vento non può venire dalle case automobilistiche che, nonostante la situazione del mercato appaiono già fortemente impegnate nel promuovere le vendite ed hanno lanciato e stanno per lanciare nuovi modelli di grande appeal.
Il colpo di vento può venire solo dalla ripresa dell’economia. Come è noto la “crisi globale” ha determinato tra l’inizio del 2008 e il secondo trimestre del 2009 un calo del Pil di 6,9 punti percentuali. La ripresa è iniziata nel terzo trimestre 2009, ma il tasso di recupero è stato decisamente basso (1,8 punti percentuali in sette trimestri) e con l’autunno 2010 la crescita si è praticamente fermata. Infatti nel quarto trimestre dello scorso anno l’incremento congiunturale del Pil è stato soltanto dello 0,1% e nel primo trimestre di quest’anno si è registrata un’altra crescita contenuta nello 0,1%. Praticamente nulla. Da più parti si sollecitano interventi per ridare ossigeno alla domanda interna e all’economia attraverso una riforma fiscale per ridurre la tassazione sulle famiglie e sulle imprese recuperando risorse con il taglio della spesa pubblica improduttiva. Ulteriori indugi nell’adottare i provvedimenti necessari al rilancio dell’economia potrebbero, non solo penalizzare il mercato dell’auto, ma anche far precipitare il Paese in una nuova insostenibile recessione.