Infotouring Kangaroo Raid 2003

Dopo aver lasciato Alice Spring, che riteniamo eccesivamente turistica e modernizzata per la posizione geografica che occupa, ci dirigiamo verso nord, in direzione Darwin abbandonando sempre di più le strade frequentate ed immergendoci in distese immense popolate esclusivamente da marsupiali ed emù con i quali spesso affrontiamo qualche “gara” di velocità raggiungendo i settanta km orari affiancati a questi velocissimi uccelli, osservati dai curiosissimi canguri che saltando ci accompagnano.

A Katherine, ultimo baluardo di civiltà prima di entrare nelle terre umide, praticamente la Tamarasset australiana, prendiamo informazioni sulle condizioni delle piste che purtroppo appaiono disastrose in questo momento dell’anno; alla stazione di Polizia di Katherine ci raccomandano di fare molta attenzione ai rettili, numerosissimi ed estremamente pericolosi, in special modo ai coccodrilli che ora possono “pascolare” in tranquillità anche fuori dalle proprie zone usali grazie alle esondazioni; la cosa ci impensierisce un pò, ma fortunatamente nel nostro cammino non incontreremo molti rettili, salvo alcuni innocui e tranquilli varani lunghi anche due metri ed oltre.

La traversata delle terre umide ci occupa per almeno quattro giorni tra mille e mille difficoltà, prima di raggiungere Darwin, una splendida città affacciata sul mare di Timor, città turistica, multietnica ma con grandi tradizioni marinare, città che ci ospita con nostro grande piacere per un paio di giorni, giusto il tempo di sistemare in officina la nostra Bravo, che dopo 15.000 km necessitava un controllo generale e la sostituzione degli ammortizzatori, oramai ridotti all’osso per le sollecitazioni subite nella prima parte del percorso.

Lasciamo Darwin a malincuore e riprendiamo le piste verso est, in direzione Cairns, piste davvero impegnative tra le mangrovie e la foresta, lungo le quali la nostra Bravo ci lascia a piedi per la rottura del trapezio della ruota anteriore sinistra; con un pò di fortuna, abilità ed esperienza, riusciamo a rattoppare il guasto e rimetterci in marcia per raggiungere la costa, dopo oltre 3000 km di piste tra la jungla equatoriale ed un clima caldo ed umido, con insetti dalle dimensioni enormi e ragni che sembrano usciti da un film dell’orrore.

Raggiunta Cairns, iniziamo la nostra discesa verso Sidney, una “tappa” di soli 4.000 km, lungo le fantastiche spiagge sabbiose di Fraser Island e di Mackay, lungo le piste tra le foreste di Tea Gardes e Sales Rock per raggiungere il punto d’arrivo stabilito per questo fantastico Raid, il piazzale dell’Opera House, a Sidney, terra ove Bennelong, il primo indigeno che parlò inglese, poté costruire la propria dimora. Da qui la Mazda Bravo si è diretta a Botany, la baia dove sbarcò la prima volta il capitano Cook; ora vi sorge l’Aereoporto Internazionale.

SCHEDA RIASSUNTIVA: Chilometri percorsi 25.600, carburante consumato 2.875 litri Prezzo del gasolio da 0,83 a 1,30 AUSD al litro 1 AUSD =. 0,58 Euro
Scelta hotels vastissima, di tutti i generi e tutti i prezzi, noi abbiamo scelto la catena Best Western per la comodità di prenotazione e buon livello dei vari hotels.
Rifornimento di carburante facile dappertutto anche nei posti più sperduti.

Road Houses sono gli “autogrill” australiani, dove si ritrovano alla fine della giornata i viaggiatori dell’outback. Pulite, semplici ed attrezzate per passare la notte oltre che per mangiare.
Copertura telefonica ottima in tutta l’Australia tranne che per le zone più recondite e sperdute. Vanno benissimo i cellulari italiani a900 e 1800 Mhz di entrambi gli operatori principali.
Voli aerei: Qantas offre un ottimo servizio a prezzi competitivi. Il viaggio é molto lungo e necessita di una sosta intermedia in Asia.

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