Infotouring Lanzarote

E’ un’isola vulcanica molto bella, caratterizzata da una serie di paesaggi particolari e che meritano sicuramente una visita. Si trova 200 km a nord-est di Gran Canaria, ed è raggiungibile con parecchi voli internazionali e con i voli provenienti dalle altre isole dell’arcipelago.

È un posto incredibilmente arido e a prima vista pare non offrire molto, ma l’UNESCO ha dichiarato l’intera isola riserva della biosfera. Il suo terreno vulcanico è piuttosto singolare, e vale la pena di visitare l’isola con calma. Non merita dedicare molto tempo ad Arrecife, la capitale, in quanto le principali attrazioni sono Cueva de los Verdes e Jameos del Agua. La prima è una voragine di 1 km di lunghezza che rappresenta la parte più spettacolare del tunnel di lava, lungo 8 km, formato da un’eruzione di 5000 anni fa. Nel mezzo di Jameos del Agua, un altro tunnel di lava, c’è un bel lago azzurro. Intorno al lago sono stati installati bar e ristoranti, oltre a un teatro per i concerti, dall’ottima acustica, che può accogliere 500 persone. Nell’acqua vivono piccoli granchi ciechi.
Il Parque Nacional de Timanfaya, nella parte meridionale dell’isola, nel 1730 fu teatro di una delle più grandi e spettacolari eruzioni vulcaniche del mondo, che durò sei anni e rigettò nell’aria migliaia di tonnellate di roccia fusa. Esteso su un’area di 52 kmq, caratterizzata da cumuli contorti di lava solidificata a forma di mulinello e da coni vulcanici, il parco sembra quasi la scenografia di un film di fantascienza. Il ristorante al suo interno è rinomato per i piatti cucinati su una griglia alimentata da un vulcano. Qualche chilometro a sud, percorrendo la strada che attraversa l’estremità orientale del parco, si trova il Museo de las Rocas, un museo geologico che vi darà dettagliate informazioni sul parco. Il territorio dei vulcani all’interno della catena montuosa del Timanfaya, la cui cupola vulcanica si estende dal centro dell’isola fino alla costa occidentale di Lanzarote, fu dichiarato Parco Nazionale nel 1974. Durante le grandi eruzioni del 1730 e del 1824 furono sommersi dalla lava i campi più fertili dell’isola e alcuni villaggi. Oggi la visita dei vulcani costituisce una delle attrazioni principali del soggiorno a Lanzarote. Un immenso mare di lava occupa la quasi totalità del parco e si estende fino all’oceano. Da questo mare di lava percorso da lunghe e profonde voragini dovute al crollo delle gallerie vulcaniche, emergono coni vulcanici squarciati da enormi crateri. In prossimità dell’osservatorio, con il calore residuo del vulcano che a 10 cm sottoterra conserva ancora 140°C si fanno esperimenti interessanti e istruttivi: mettendo a contatto della roccia un arbusto secco, questo prende fuoco entro pochi secondi.

Se invece si versa dell’acqua in questi tubi di ferro profondi mezzo metro, pochi istanti dopo una fontana di vapore sprizza verso il cielo.

Ai piedi del Timanfaya, detta anche la Montana de Fuego (512 m), i turisti possono salire in groppa ai dromedari, per un tour guidato in carovana.

Un punto particolarmente panoramico del tour, che lascia ammirare la desolatezza del luogo.

Altre cittadine caratteristiche Playa Bianca località turistica molto graziosa, un paesetto ideale per passeggiate serali, che pullula di negozietti. Puerto del Carmen è invece più trafficata e dispersiva, senza un vero viale pedonale. Teguise è un paesetto all’interno, che si anima la domenica mattina, grazie ad un mercatino ove è possibile trovare bancarelle con prodotti artigianali (vasi decorati con lava e sabbia, pellame ecc.) assolutamente da non perdere.

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