Infotouring Nel cuore della Toscana

Toscana è sempre unica, per l’attrazione selvaggia dei suoi paesaggi, i suoi magnifici casali, i sapori buoni ed autentici della terra. Colori e profumi sono un toccasana per i nostri sensi.
Diario di un week end Il nostro itinerario, percorribile in un paio di giorni, si snoda a sud di Chianciano Terme: siamo all’estremo sud della provincia di Siena, immersi in un incantevole paesaggio collinare, che a tratti si fa più aspro e profuma di selvaggio.

Un incantevole mix di natura, storia ed arte, con un pizzico di misticismo, fra torri arroccate, antiche abbazie e graziose località termali.
Iniziamo con un po’ di relax… Il percorso inizia in una casa rurale di una antica Abbazia vallombrosana del 1085, alla ricerca del piacere del contatto con la natura, che in poche ore permette di raggiungere uno stato di completo benessere.

L’ Abbazia fortificata di Spineto, recentemente sottratta al degrado del tempo grazie ad un sapiente ed armonioso recupero, si trova a quota 610 sul livello del mare, con annessa chiesa romanica. L’antica Abbazia è circondata da un territorio di circa 800 ettari, integro e incontaminato, dove antiche case rurali, abbandonate da anni, sono sparse e immerse in un silenzio sottolineato dalle voci della natura.
Torniamo sui nostri passi… All’imbocco della valle che porta all’Abbazia di Spineto si trova Sarteano. Vale la pena tornare sui propri passi per visitare questo grazioso ed antichissimo abitato ai piedi del monte Cetona. Qui fin da prima dell’anno 1000 esiste una imponente Rocca realizzata probabilmente dai Chiusini. Di questo grande maniero medioevale oggi restano il mastio formato dalla torre ed dall’alta cinta muraria.

Antico centro pre-etrusco, poi residenza romana, il paese conserva interessanti testimonianze del medioevo: oltre alla Rocca troviamo la cattedrale di San Lorenzo e Apollinare, costruita nel XII secolo con materiali di recupero etrusco-romani ed ampliata nel 1723. Di notevole irnportanza è la chiesa di San Francesco, trecentesca, con la facciata rinascimentale ed i roti del chiostro con bifore e nell’interno un trittico della Madonna col Bambino e Santi opera di Jacopo di Mino del Pellicciaio.

Altra chiesa da visitare è San Martino in Foro che trasferita dalla primitiva sede della Piazza all’attuale, fu riadattata nel 1841 in stile neoclassico con due tavole della Madonna e del Bambino attribuite ad Andrea di Niccolo (1450-1529) e a Jacopo di Mino del Pellicciaio, oltre alla nota Annunziata di Domenico Beccafumi (1486-1551).
Altri siti storici sano il Palazzo comunale, il Teatro degli Arrischianti, Palazzo Piccolomini, Palazzo Goti-Fanelli e Palazzo Cennini, infine il Palazzo del Podesta. Uscendo da Sarteano, ad ovest, si puo raggiungere Castiglioncello del Trinoro, per una passeggiata salutare nei boschi cedui e pinete; a sud, verso Radicofani, si raggiungono I’antica e, seguendo verso le pendici del Monte Cetona, i borghi di Fontevetriana e Casa Bebi.
Ogni 15 agosto Sarteano raccoglie attorno alla piazza del paese centinaia di persone attorno alla tradizionale “Giostra del Saracino”, corteo storico in costume e sfida a cavallo tra le cinque contrada di antichissima origine.
A spasso fra colline, riserve naturali ed antiche località termali Proseguendo invece lungo la valle a sud dell’abbazia, ci troviamo nei pressi di Radicòfani, località che merita una sosta.

Il paese, di origine etrusca, sorge alle falde di un’elevata rupe vulcanica di roccia basaitica che si erge a 896 metri sui mare, coronata dai ruderi di una imponente fortezza che per secoli dominò il valico di confine tra la Toscana e il Lazio. Partendo dalla sommità della rupe si impone alla vista il castello feudale edificato in epoca Carolingia.
Nella parte alta del paese si trova il Palazzo Pretorio, sede attuale del Comune, costruito nel 1255, con sulla facciata gli stemmi dei podestà senesi al tempo della Repubblica. Discendendo la Via Principale si trova la Chiesa di S. Agata, ex convento dei minori conventuali, con all’interno uno splendido dossale di Andrea della Robbia, un crocefisso ligneo trecentesco ed un pregevole gruppo ligneo policromo del secolo XVIII.
Nella Piazza di fronte, la Chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo, in stile romanico del XIII secolo; l’interno sormontato dalla volta a sesto acuto racchiude molte opere d’arte. Nei giardini pubblici adiacenti alla piazza la statua in pietra basaltica di Ghino di Tacco. A valle del paese si trova la grandiosa Villa Medicea ‘La Posta” costruita dal Buontalenti alla fine del 1500 su incarico di Ferdinando I dé Medici. Sorta come villa per la caccia, fu per secoli adibita ad albergo dove alloggiarono illustri personaggi italiani e stranieri.

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