Opel Zafira, Astra e Vectra OPC

Opel Zafira, Astra e Vectra OPC. Palermo – Ve la immaginate la faccia di mamma e bambini davanti ad una monovolume con doppio tubo di scarico, ruote e cerchi da supercar, accenno di alettone posteriore e assetto ribassato? Per la serie: scusa, caro, ma è con questo missile che dovremmo fare la nostra gitarella fuori porta?
Sì perchè la Zafira da poco marchiata OPC da casa Opel farebbe probabilmente questo effetto in chiunque associ una monovolume ad una tranquilla automobilona da vacanza easy, con andamento lento tra paesaggi agresti o marini. E ben consapevole di questo, mentre nei dintorni di Palermo presentava la Zafira hi-performance (e, come vedremo, non solo quella), la casa tedesca chiariva subito che si sarebbe aspettata numeri piccoli piccoli su questo tipo di vetture. Perché l’obiettivo dichiarato di un simile dispiegamento di forze non è tanto una travolgente risposta dal mercato, quanto la possibilità di “mostrare i muscoli” ed il livello di tecnologia raggiunto.
Cattive Cattive Così, ben allineate una affianco all’altra, sono comparse le versioni davvero cattive, e tutte a benzina, di Opel Zafira OPC (che significa Opel Performance Center) e Astra OPC, con motore 2.000 turbo da 240 cavalli, ma anche l’equivalente versione muscolosa della Vectra OPC, sia berlina che station wagon, con motore 2.800 V6 turbo da 255 cavalli (modello che comunque per ora non verrà commercializzato in Italia).
Con un’anticipazione: nel 2006 ormai sempre più vicino verrà tolto il velo anche sulla Meriva arrabbiata, che mostrerà anch’essa sul di dietro la sigla OPC e promette potenze e prestazioni esagerate.

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