Ultimamente, il discorso sull’andamento del mercato è sempre lo stesso: non ci sono più le supersportive di una volta -senza elettronica-, le vere enduro che non siano pesanti 1.200cc e, oltretutto, non esistono nemmeno le 125 2T che vanno a 1990Km/h senza troppo impegno. Il filosofo vi direbbe che tra vent’anni le moto con TC, ABS e quant’altro verranno considerate i mostri sacri e indomabili del passato, ma non tutto è perduto.
In Giappone infatti, pare che le quattro case motociclistiche del paese stiano lavorando a tempo pieno per portare qualcosa di nuovo. Se la sfida tra le Supersportive è aperta -mancano Honda e Suzuki ma stanno arrivando- quella delle quarto di litro deve ancora cominciare. Dapprima si è molto parlato di 250cc per il mercato asiatico, ovvero dei mezzi semplici e leggeri che si adattino bene a paesi come India, Cina ed estremo oriente, ma pare che le idee delle case non si fermino qui.
Una Moto3, per chi non lo sapesse, è una 250cc a 4T con qualcosa in più di 50CV ed un peso minimo di 147Kg, tutte specifiche che con le leggi sulla sotto categoria della patente A, la patente A2 (47CV e un rapporto potenza/peso che non superi gli 0,2 kW/Kg) si potrebbero facilmente ricreare su moto stradali. Certo, i materiali meno pregiati per contenere i costi di produzione e la dotazione necessaria per scendere in strada -fari, specchietti, frecce…- appesantirebbero la moto di un 30Kg e le farebbero perdere qualcosa in termini di potenza, ma è anche vero che si tratterebbe di una entry level appetitosa e con cui, cosa francamente molto difficile con le 300cc, ci si può divertire anche in pista.
Staremo a vedere, intanto la Honda ha già presentato il prototipo della nuova CBR 250RR al Salone di Tokyo di qualche mese fa, che a giudicare dal contagiri raggiunge il limitatore a quota 14.000. Sulle riviste giapponesi poi, sono presenti numerosi rendering piuttosto verosimili, che in caso voleste farvi un’idea trovate nella gallery.