MotoGP 2012, Gp di Inghilterra, Silverstone: la pagella di Infomotori

Le prime due giornate della MotoGP sul circuito di Silverstone si aprono con il botto di Valentino Rossi che sotto la pioggia venerdì è davanti a tutti, e si chiudono sabato con il botto di Nicky Hayden che praticamente a fine qualifica cade nello stesso punto e nello stesso modo del suo compagno di sventura. Gli ultimi minuti con la pioggia regalano primo e secondo posto ad Alvaro Bautista (per la prima volta in MotoGP) e a Ben spies, che sembra definitivamente tornato dalle vacanze. Forse la paura di aprire il box e non trovare più la M1 ad aspettarlo ha avuto il suo peso… Comunque, finalmente, grande gara con tanti bei sorpassi e distacchi contenuti.

Cal Crutchlow, voto: 10+
Cade venerdì e si frattura la caviglia, sabato quindi niente qualifiche. Week end da buttare? Proprio quello di casa? Non sia mai. Il buon Cal si presenta in griglia all’ultimo posto e per tutta la gara tiene il passo dei primi, risalendo fino alla sesta posizione! Se non avesse avuto davanti tutte le Crt nei primi giri avrebbe potuto fare anche meglio. Normalmente la sua aggressività in pista non ci fa impazzire, ma ieri è stato veramente un grande. Epico

Jorge Lorenzo, voto: 10
La gara è bella e il merito è in buona parte di questo omino qui e della sua Yamaha, che gli consente di rimontare passo passo e alla fine di sferrare un attacco da cineteca a Stoner, che si oppone in tutti i modi ma alla fine deve cedere. Tre curve affiancate che tra qualche anno nei blog si leggerà: un tempo sì che le corse erano combattute. Cioè le stesse cose che si leggono oggi. Jorge si aggiudica così la terza gara consecutiva e guida il mondiale con 35 punti di vantaggio su Stoner. Imperioso

Silverstone, voto: 9
Forse se tutte le piste fossero così le gare sarebbero più belle. Una pista larga, con curve e controcurve difficili da raccordare e dove ogni pilota può scegliere la linea che ritiene opportuna, oppure come Lorenzo ne può creare di nuove per passare in testa senza dover rischiare di abbattere l’avversario a ogni curva. Non sappiamo come sia correrci, ma vederla da fuori merita. 

Casey Stoner, voto: 8
E’ l’unico a partire con la gomma morbida all’anteriore per cercare di contrastare il chattering, a fine gara afferma che non poteva piegare come Lorenzo (se lo dice lui…) e si complimenta con lo spagnolo. Negli ultimi giri tiene dietro Pedrosa, non che sia difficile, però porta a casa un secondo posto che per lo meno lo tiene in corsa per il mondiale. Chatterato

Alvaro Bautista, voto: 8
Conquista anche con un po’ di fortuna la pole, poi in gara resta sempre con i primi chiudendo a pochi millesimi da Pedrosa che sulla Honda ufficiale ci è nato. In più è anche simpatico, e ha già fatto capire che questo non sarà un episodio fortunato… come sempre Gresini dimostra di essere uno che sa riconoscere il talento e farlo crescere. Forse se invece di buttare in pista le crt si fosse dato modo ai team privati di partecipare sarebbe stato meglio. In crescita

Ben Spies, voto: 7
Un po’ generoso, ma di incoraggiamento. Dal momento che nessuno glielo ha chiesto, non sappiamo cosa sia successo nelle gare precedenti a Big Ben, ma con la prima fila di sabato e il quindo posto di domenica dimostra che sta tornando. In Yamaha dicono che il pilota non è in discussione, anche se ci sembra difficile che a Iwata possano essere soddisfatti della sua prestazione fino ad ora. Ci tocca spettare le prossime gare e vedere un po’ cosa succede. Incostante

Dani Pedrosa, voto: 6
Più passa il tempo e meno ci convince. L’eterna promessa della MotoGP sono anni che cavalca la Honda ufficiale, ma non sembra proprio in grado di aspirare a un titolo mondiale. Malgrado i problemi di Stoner non prova neanche a superarlo, anzi, negli ultimi giri Casey riesce anche a recuperare qualche metro e chiudere in tranquillità al secondo posto. Dani si accontenta di salire sul gradino più basso tenendosi dietro un Bautista preoccupato soprattuto di arrivare in fondo e di non buttare alle ortiche l’ottimo risultato. Remissivo

Nicky Hayden, voto: 6-
All’ultimo giro non riesce a resistere allo strabordante Crutchlow e chiude settimo una gara in cui forse poteva meritare di più. Vederlo chiudere il quartetto di testa nei primi giri è stato emozionante. Poi le prestazioni sono crollate e non si è più ripreso. Peccato, però l’americano non si tira mai indietro e sfrutta ogni minima possibilità. Lottatore

Andrea Dovizioso, voto: 5
Un piccolo errore, un grandissimo danno. Niente di irrecuperabile, però il buon Dovi cade proprio quando è con i primi a lottare, rientra in pista e riparte più per prendere confidenza con la nuova elettronica che altro. Se non fosse che tutto questo accade quando Cal fa la gara della vita (o quasi) e che cede la posizione in classifica mondiale proprio al compagno di squadra non sarebbe così grave. Visto come sono andate anche le qualifiche, decisamente un brutto w.e. per Andrea. Sfortunato

Guido Meda e Giulio Rangheri, voto: 5
Abbiamo aspettato che i due prendessero un po’ di affiatamento, ma a oggi purtroppo non raggiungono la sufficienza. Premesso che abbiamo grande stima per i due e per il lavoro che fanno, per nulla facile, dobbiamo constatare che il brutto vizio di parlare fra di loro e di commentarsi a vicenda non è affatto passato, anzi. In più ieri c’è voluto un giro perché si accorgessero che Stoner era passato davanti a Spies, un altro per accorgersi che non c’era più Dovizioso e hanno dovuto aspettare il passaggio sul traguardo per cogliere il sorpasso di Cal su Nicky, mentre già prima si vedeva in lontananza cosa era successo. Se a questo si aggiunge la pressoché totale mancanza di commento tecnico, ecco il voto. Migliorabili

Valentino Rossi, voto: 4
In qualifica cade distruggendo la moto e non sale oltre la decima posizione, domenica chiude nono. Non c’è, non ce la fa, sembra proprio che non ci sia modo di uscire da questo buco nero in cui è precipitato. Le voci su un possibile “divorzio” dalla Ducati non aiutano certo a lavorare come si deve, ma il dubbio che la Desmosedici sia nata sbagliata e che i tentativi di miglioramento siano inutili è sempre più forte. Sconsolato

CRT, voto: n.c.
Perché esistono le CRT? Se l’obiettivo era avere una griglia di partenza con più di 4 file il loro risultato lo hanno raggiunto, ma per il resto sono e restano un insondabile mistero. Alla prima curva non ci sono più, fanno gara a sé che non viene presa in considerazione da nessuno e in fondo a nessuno interessa. Forse era meglio davvero rendere più facile l’accesso dei team privati alle moto “vere”… Incomprensibile

 

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