Uber, brevetto per capire se chi prenota la corsa è ubriaco

I piani di Uber sono ambiziosi e prevedono il brevetto di un sistema che sfrutta l’intelligenza artificiale per capire se la persona che sta prenotando la corsa sia sotto l’effetto di alcolici o meno. Così facendo, Uber sarà in grado di meglio gestire la situazione. Il sistema dovrebbe essere in grado di memorizzare il modo in cui una persona utilizza l’App, così da rilevare eventuali comportamenti anomali.

L’algoritmo, chiamiamolo così, sviluppato da Uber, tiene anche conto della velocità di scrittura di chi prenota e i refusi eventualmente presenti nel testo. Evidenzia anche se si clicca in maniera poco precisa sui link e se si esita di fronte a eventuali conferme di prenotazione. I fattori di valutazione del “rischio” saranno comunque molto più numerosi e tra questi ci saranno l’ora del giorno (o della notte) e se chi prenota la corsa si trova in una zona ricca di locali notturni.

Se il cliente dovesse risultare ubriaco, almeno secondo i parametri Uber, la società conta di offrire un servizio leggermente diverso, magari avvisando i guidatori o assegnando la corsa ad autisti esperti e “navigati”. Infine, Uber potrebbe vietare al cliente che ha bevuto di prendere una corsa condivisa con altre persone.

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