FMI, bollo moto d’epoca di almeno 20 anni: meglio aspettare a pagarlo

Era l’alba del nuovo millennio quando il governo, con l’articolo 63 del 2000, introdusse la legge grazie della tassa di circolazione forfettaria agevolata per le moto tra i 20 e 30 anni. Quindici anni dopo il Parlamento è tornato sui suoi passi, imponendo la tassa di proprietà anche sui veicoli ormai in disuso, cosa che per gli appassionati è un vero dramma.

A breve infatti non solo si dovrà pagare per i mezzi circolanti, la tassa sarà attiva anche sui veicoli in disuso.

La FMI ha provato in vari modi a contestare quest’iniziativa, ma dato che il provvedimento è incluso nella nuova legge di stabilità , approvata sia alla Camera che al Senato, non può essere modificato soltanto l’articolo in questione.

Si infrangono quindi i sogni e le realtà di molti collezionisti, che adesso probabilmente saranno combattuti tra rottamazione e vendita delle loro amate “vecchiette” ad altri mercati europei, a testimoniare l’ennesimo pezzo di cultura che se ne và dall’Italia.

Tuttavia FMI ha consigliato a tutti i motociclisti di attendere ancora qualche giorno prima di pagare il famigerato bollo: ogni regione infatti potrà scegliere l’aliquota personalmente ed è bene attendere, prima di pagare più di quanto richiesto, di capire quanto sia esattamente l’importo richiesto.

La Federazione Motociclisti Italiani invita tutti gli interessati a raccogliere le notizie al proprio comune. Un segnale positivo è quello della lombardia, che ha espresso il volere di mantenere la tassa forfettaria, cioè com’era prima del nuovo patto di stabilità.

 

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