Volvo C30 – Test Drive

Interessante soprattutto la C30 DRIVe con funzione start/stop: il sistema spegne il motore quando l’auto è ferma ed il cambio è in folle, per esempio quando siamo in coda o in attesa al semaforo. Appena si schiaccia la frizione il motore si accende e siamo pronti per ripartire. Il sistema riduce i consumi e di conseguenza anche le emissioni di CO2 che per la C30 DRIVe sono le più basse del segmento, pari a 99 g/km. Le prestazioni della C30 dipendono chiaramente dalla motorizzazione. Con il motore 1.6 turbodiesel la vettura ovviamente non può essere definita una sportiva anche se le prestazioni non sono assolutamente disprezzabili. La comodità, a parte una certa difficoltà nell’accedere ai posti posteriori, è sempre uno delle qualità migliori del coupe Volvo. Anche con il motore più spinto la C30 non è una vettura per gli sfegatati, quelli che non tollerano di vedere il posteriore di un’auto davanti a se. La tenuta di strada è sempre affidabile, per una guida sportiva però le sospensioni sono a nostro avviso troppo morbide e il peso sull’anteriore in curva si fa sentire. La scheda seguita riguarda il modello DRIVe.
Bisogna spendere ancora due parole per la C30 R-Design che ha un nuovo telaio sportivo con un assetto più rigido che ha fatto della C30 R-Design un’auto più agile e con un miglior equilibrio. Esteriormente si  distingue per il simbolo R sulla griglia, peri gli specchietti in metallo satinato, per i cerchi Cratus da 17 o da 18 pollici, per lo spoiler posteriore e per i tubi di scappamento cromati. Molte le differenze anche nell’allestimento degli interni.

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