Mercedes valuta l’acquisto di Ducati

Interesse Mercedes per Ducati mai nascosto
I costruttori di auto sono sempre stati attratti dal mondo delle moto. A suo tempo si parlò di una moto Volkswagen dopo l’accordo con la giapponese Suzuki, così come di un modello Audi.
Non ci poteva non pensare anche l’altro marchio tedesco, la Mercedes: si è avvicinata alle due ruote con uno scooter elettrico con marchio Smart. Poi ha pensato che, al posto di costruirsi la sua motocicletta, si può entrare nel business motociclistico comprandosela. Non nel senso di un modello, ma nel senso di un’azienda costruttrisce. Ne parlammo ancora l’anno scorso descrivendo una replica di Stoccarda alle strategie e alle passioni del gran capo di Wolfsburg, quel Ferdinand Piech che ha un garage ben fornito di Desmodromiche. Ma facciamo una veloce cronistoria di come si sono evoluti i rapporti tra i due premium brand.

All’inizio fu una collaborazione Mercedes – Ducati
Tutto ha inizio la scorsa estate durante il World Ducati Week 2010, quando i visitatori dell’evento organizzato dalla casa di Borgo Panigale hanno potuto ammirare le novità Mercedes come la Mercedes SLK Naked, e che Infomotori ha provato e la Mercedes SLS AMG GT3, nate per le corse su pista.
Ci chiedemmo subito che fine avesse fatto la collaborazione stretta con Alfa Romeo, visto anche che le auto di Arese sono anche quelle ufficiali del campionato del mondo Superbike.

Ufficializzata la sponsorizzazione AMG – Ducati Corse
Passati alcuni mesi, nel novembre 2010, in occasione del Los Angeles Auto Show, un orgoglioso Gabriele Del Torchio, AD di Ducati Motor Holding, porta a Borgo Panigale l’adesivo di AMG, tuner ufficiale Mercedes Benz, da appiccicare sul cupolino della Ducati GP11 di Valentino Rossi e Nicky Hayden, grazie all’accordo stretto con Ola Källenius, CEO di Mercedes-Benz.
Non è così frequente vedere un marchio automobilistico sulle carene di moto da competizione, fatta eccezione per la Yamaha M1 di Rossi e Jorge Lorenzo che riportava quello della Fiat. Probabilmente è la capacità di un personaggio nonché nove volte campione del mondo di attrarre sponsor.
Fin dall’inizio però Ducati ha ammesso che la collaborazione sarebbe stata reciproca, con la partecipazione delle desmodromiche nelle campagne pubblicitarie delle vetture con la stella a tre punte, come per esempio il cameo della superbike Ducati 848EVO nella pubblicità della Mercedes C63 AMG Coupé

Ma un fatto che il pubblico più vasto non sa è che alcune vetture Mercedes AMG sono state messe a disposizione della stampa e degli invitati durante gli eventi Ducati, in una sinergia reciproca tra le due e le quattro ruote.

Collaborazione Mercedes AMG – Ducati in via di approfondimento
La stampa estera invece, secondo fonti definite attendibili, parla di un approfondimento dei rapporti tra Stoccarda e Borgo Panigale che andrebbe oltre una strategia di marketing per sfociare fino ad un accordo di acquisto di Ducati Motor Holding da parte di Mercedes Benz qualora venissero rispettati alcuni criteri.

La solita diatriba Mercedes – BMW
La cosa più assurda in tutta la vicenda è che il marchio Ducati avrebbe una posizione marginale perché l’obiettivo vero di Mercedes è quello di attaccare il rivale di una vita, BMW, non solo con le quattroruote ma anche anche con le due e, visto che a Stoccarda non esiste una storia in fatto di motociclette, allora stanno pensando di comprarla.
BMW negli ultimi anni ha dimostrato di saper mantenere la propria quota sfornando soluzioni tecnologiche innovative rimanendo molto fedeli al suo look tradizionale, inoltre la divisione Motorrad da anni è al vertice delle vendite registrando solo dati positivi nonostante il pluriennale periodo di crisi del settore.
A Stoccarda queste differenze non devono far passare notti serene e così è arrivata l’idea di acquistare non una moto ma tutta l’azienda.
Inoltre, Mercedes sta virando verso una filosofia sempre più sportiva spingendo molto le versioni AMG con motori sempre più potenti quanto efficienti. L’ultima notizia riguarda infatti un nuovo suv che mancherebbe al listino Mercedes e soprattutto che facesse concorrenza alla BMW X6.
Inoltre, grazie a Ducati, otterrebbe buoni risultati economici finanziari (per esempio, Ducati Nord America ha chiuso il primo semestre con vendite in crescita del 60%, come ha sostenuto Cristiano Silei, CEO di Ducati North America) sfruttando tre importanti valori: un brand consolidato nel mercato; una linea produttiva e una rete di vendita: niente di meglio per entrare a tutta velocità nel business motociclistico.
Tra tutte queste notizie condizionate dal condizionale, di certo c’è solo la situazione critica nella quale è infangata la moto negli ultimi anni e, nonostante i report positivi che arrivano dalla casa costruttrice italiana, ne è coinvolta a sua volta insieme alle altre case.
L’acquisizione di Ducati da parte di Mercedes non è affatto sicura né quindi si sa quando Borgo Panigale potrebbe diventare teutonica. Però questa volta si stravolgerebbe la matematica che, secondo la famosa definizione, non è un’opinione. Le conseguenze infatti sarebbero una botta di salute ai conti di Ducati, un balzo verso BMW per Mercedes ed infine nascerebbe una forte sinergia qualitativa sfociata da una corporazione che si espanderebbe con due forti marchi in due mercati, integrando le rispettive tecnologie visto anche l’impegno nel mondo delle corse. Il risultato di questa sinergia, sia a livello economico che tecnico potrebbe essere davvero notevole, sia per l’una che per l’altra casa. Sarebbe inconfutabile ed ineluttabile quindi che 1+1 farebbe 3.

Dalla nostra, la vediamo come una operazione difficile e già vediamo proteste passionali (nonché sindacali) per mantenere un patrimonio italiano. Mercedes non dovrebbe imitare BMW comprando Ducati ma forse la lezione (o l’errore) fatto con Chrysler-Jeep e Mitsubishi non è servita a farla concentrare sull’unica cosa che sapevano fare bene una volta: belle macchine eleganti ed affidabili.
Anche in Formula 1 hanno voluto fare i giganti raccogliendo alla fine solo briciole rispetto agli investimenti.
Da parte di Ducati ci attendiamo l’immancabile smentita dell’AD Del Torchio che potrebbe essere felice di vendere una gallina dalle uova d’oro… a un pollo tedesco che spera di agguantare il rivale di sempre.
Vedremo gli sviluppi, d’altro canto è da più di un anno che se ne parla e di concreto, al momento, c’è solo un adesivo, anche poco evidente, sulla carena della GP11 che pare pure che non porti tanta fortuna a Valentino Rossi.

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