Ambiente e sicurezza: Marangoni Meteo Hp

Migliori prestazioni, più sicurezza e meno impatto ambientale: sono gli obiettivi perseguiti e raggiunti da Marangoni che, sulla pista di neve e ghiaccio della Val d’Ultimo, in provincia di Bolzano, ha fatto testare il nuovo pneumatico invernale Meteo Hp, ovvero la quarta generazione di questa famiglia di gomme. Si tratta di uno pneumatico adatto alle vetture di gamma medio-alta (codice di velocità fino a V, calettamenti fino a 18”) come, del resto, lo erano le auto attrezzate per la pista: Jaguar 4×4, Bmw Serie 1, Mercedes C 1800 e 2000, VW Golf Gti, Honda Civic e via elencando, con una vena leggermente esterofila per un produttore nazionale…. Il suggerimento dei tecnici è quello di montare Hp da ottobre a marzo. La durata, a seconda dell’utilizzo, è stimata tra le 2 e le 3 stagioni.

Al volante con Faggioli

In macchina accanto al campione italiano di velocità in montagna Stefano Faggioli Meteo Hp sorprende per le sue potenzialità, garantendo il controllo delle vetture anche in condizioni estreme. Ma anche alla guida di un normale automobilista, lo pneumatico della Marangoni consente di apprezzarne la tenuta. Le impressioni sull’aderenza, rilevate in diverse ore di prove sul tracciato innevato e ghiacciato del tracciato della Val d’Ultimo, ed in alcune chilometri lungo le sinuose strade asfaltate ed asciutte della zona, sono in linea con le prestazioni annunciate dai responsabili di Marangoni. La nuova generazione di Meteo punta in particolare su due novità strategiche: le mescole ed il battistrada. “Abbiamo riservato un’attenzione specifica all’acqua planning” sottolinea a proposito del disegno Angelo Priori, l’ingegnere a capo del settore ricerca e sviluppo. Il battistrada è asimmetrico, con 4 profondi canali longitudinali che si oppongono efficacemente all’aquaplaning. La tenuta su neve e ghiaccio è assicurata anche dalla fitta lamellatura ad inclinazione variabile.

I cristalli nelle mescole Per le mescole è stata impiegata la nuova tecnologia Spe (Solid Particles Encapsulation), ovvero l’inserimento di cristalli della dimensione di pochi micron che, come spiega la stessa casa, “esercitano un’azione aggrappante sul ghiaccio e aumentano l’aderenza si tutta l’impronta del battistrada”. Perfino il progressivo distacco delle particelle contribuisce alla tenuta, in particolare sulla neve, perché crea un’alternanza tra vuoti e pieni che si mantiene costante nel corso della normale deterioramento della gomma. L’obiettivo di mettere sul mercato uno pneumatico adatto a tutte le stagioni o, meglio, soddisfacente anche sull’asciutto oltre che sul bagnato, è stato ottenuto grazie all’azione ottimizzata della silice nella mescola (Fom-Ic) Meteo Hp si avvale della struttura Pst che permette la trasmissione al suolo di grandi potenze in accelerazione, assicurando la massima uniformità di distribuzione delle forze. Grazie alla stessa piattaforma Pst, inoltre, Meteo Hp può supportare le variazioni di mescola in strato: il battistrada è composto da 2 strati: uno (Base), più morbido, interno ed un altro esterno (Cap), più rigido.

Più rispetto per l’ambiente I tecnici parlano di un risparmio nei consumi di carburante dell’1%: è già un risultato interessante, anche se per le tasche dei possessori delle vetture alle quali Meteo Hp è dedicato rischia di non fare molta differenza. Tuttavia significa che, con il contributo di pneumatici di un certo livello, è anche possibile ridurre le emissioni. Sia il disegno del battistrada, che aumenta il comfort e riduce la rumorosità, sia lo studio delle mescola (sono assenti gli olii aromatici) testimoniano l’ulteriore sforzo di Marangoni sul versante ambientale. Il Gruppo chiude anche il ciclo di vita del pneumatico creando energia attraverso la termovalorizzazione degli pneumatici fuori uso.