Maserati Quattroporte V12

Maserati Quattroporte V12. Domanda: è possibile impreziosire una vera e propria opera d’arte quale è la Maserati Quattroporte? La risposta, tralasciando la totale possibilità di personalizzazione degli interni offerta ad ogni cliente è fondamentalmente NO. Ma se si ampliano gli orizzonti e si percorrono quei quaranta chilometri che separano Modena da Maranello la risposta cambia, perché un raffinato V12 sotto al lungo cofano disegnato dalla matita di Pininfarina ci starebbe proprio bene e renderebbe ancor più esclusiva e raffinata una vettura che è internazionalmente riconosciuta come un vero e proprio capolavoro.
Sembra che… Per il momento non c’è nulla di ufficiale, ma i “soliti ben informati” assicurano che al quartier generale della Maserati si sta lavorando attorno ad un inedito allestimento della Quattroporte, che mette da parte quel gran bel pezzo di V8 derivato dalla Ferrari 360 Modena per far posto al raffinato dodici cilindri in dotazione alla 612 Scaglietti.
Come sarà? Derivato direttamente dal V12 che ha corso nella prima metà degli anni ’90 in Formula 1, questo propulsore è attualmente disponibile in due versioni, di cui una da 515 e l’altra da 540 CV rispettivamente in dotazione a 575 Maranello e la già citata coupè 2+2 erede della 456 GT. Due livelli di potenza, dunque, ma non è certamente da escludere che venga realizzata una taratura specifica per la Quattroporte visto il successo davvero eccezionale che sta riscontrando la super-ammiraglia su ogni mercato. Certo, i volumi in gioco sono diversi, ma il V8 Maserati che attualmente spinge l’intera gamma del Tridente è stato fatto lievitare nella cilindrata rispetto al propulsore del Cavallino dal quale deriva, per cui è possibile che anche in questo caso ci sia una evoluzione in “chiave Maserati” che potrà essere utilizzata anche per la futura generazione di Coupè attesa per il 2006 con tanto di capote rigida retraibile.
Cambiocorsa o automatico tradizionale? Oltre a questa importantissima novità, sembra che in Maserati si stia lavorando anche attorno ad un nuovo cambio automatico di tipo tradizionale, che non andrà a sostituire il Cambiocorsa ma si affiancherà ad esso per soddisfare la esigenze di una clientela (es. quella americana) disposta a rinunciare alla sportività del sequenziale automatizzato per un pizzico di comfort in più.