Da sempre Mercedes si pone l’obiettivo di realizzare automobili in grado di unire classe, sicurezza e prestazioni senza dimenticare solidità e affidabilità.
La Classe E coupé è forse una delle più riuscite dal punto di vista estetico, con una linea filante e ben proporzionata senza cedere a virtuosismi stilistici che talvolta lasciano un po’ perplessi, anche se i gusti son gusti, però…
In questo caso la linea della vettura non è appariscente, ma non manca di suscitare sguardi di ammirazione in chi la nota. L’attenzione maggiore però i progettisti l’hanno riposta soprattutto agli interni. Tutto appare estremamente ordinato e disposto in maniera immediata, così che bene o male tutto è dove ci si aspetta di trovarlo. Unica eccezione in questo senso è la levetta del cruise control, che oltre a interferire con il comando delle frecce, non è immediato nell’uso e, anzi, è l’unico comando che ha avuto bisogno di un passaggio sul manuale.
Volendo puntualizzare sui pochi dettagli migliorabili anche i comandi posizionati sulle razze del volante, pur molto comodi per la funzione che svolgono, interferiscono e si finisce quasi sempre per schiacciarli inavvertitamente quando si cerca di suonare il clacson. Dettagli appunto, a fronte di una costruzione generale di altissimo livello, una rifinitura impeccabile e un’ergonomia complessiva notevole, che grazie alle differenti possibilità di personalizzazione di sedile e volante consente di trovare la posizione di guida più congeniale.
Pur essendo un coupé lo spazio non manca, l’abitacolo è accogliente per tutti e quattro i possibili occupanti (l’omologazione infatti è per quattro posti e il posto centrale posteriore è un utile tavolino di appoggio) e anche le persone più alte dietro non hanno grossi problemi con le gambe o con la testa. L’abitabilità è quindi sicuramente più vicina a quella di una berlina che una vettura sportiva. Volendo essere pignoli, cosa che ci sembra doverosa su una vettura che nella configurazione in prova sfiora i 50.000 euro, non ci ha entusiasmato il sistema di ribaltamento dei sedili anteriori. Le portiere sono ampie e si aprono molto, ma è faticoso far avanzare e trattenere i sedili per permettere ai passeggeri di raggiungere i sedili posteriori.
Molto comodi sono invece i braccetti che avvicinano la cintura per chi siede davanti, che altrimente dovrebbe fare dei contorsionismi eccessivi.
Tutti dettagli che ci si dimentica in fretta appena si avvia il motore.