Opel Meriva 2006 – Test Drive

Nella guida di tutti i giorni Meriva si dimostra telaisticamente molto equilibrata. Il coricamento è molto inferiore rispetto ad altre rivali dello stesso segmento, ad accentuare l’impostazione dinamica della vettura. Bisogna fare un po’ l’abitudine al cambio, fluido negli innesti ma posizionato un po’ in basso, a differenza di molte monovolume che adottano la soluzione del selettore sulla consolle in posizione rialzata. Nulla di serio, Meriva svolge egregiamente il suo dovere sia in città, dove si apprezzano la frizione e lo sterzo morbidi, che nei percorsi extraurbani dove si affrontano le curve con estrema tranquillità grazie al rollìo ridotto.
In pista
La versione OPC, da noi finora trascurata, si riprende il centro della scena quando la strada diventa circuito. Sulla pista romana di Anagni abbiamo avuto modo di sfogare in tutta tranquillità i 180 cavalli del quattro cilindri turbocompresso, apprezzandone la grinta e la risposta immediata della sovralimentazione. L’assetto irrigidito premia la guida decisa, sebbene il sottosterzo costringa a togliere il piede dal gas se non si vogliono frullare gli pneumatici!
Un bel giocattolino, come già detto all’inizio, con cui ci si può veramente divertire.
Quanto costa?
La gamma Meriva si compone di 3 diversi allestimenti: Club, Enjoy e Cosmo in ordine di completezza. Il listino spazia da 14.700 euro della Opel Meriva Club 1.4 90CV ai 20.000 euro della Meriva Cosmo 1.7 CDTI 101 cavalli. La versione sportiva OPC viene invece offerta a 23.250 euro.

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