Smart MHD – Test Drive

Smart Fortwo MHD – Test Drive: Roma. Ormai c’è poco da aggiungere sulla Smart: una campionessa di vendite che ha conquistato mezzo mondo e che, nello specifico italiano, domina incontrastata come veicolo cittadino più desiderato. Gli ingombri ridotti, la facilità di parcheggio, la semplicità di guida e i consumi ridotti l’hanno resa un’icona indiscussa, senza neanche menzionare il fatto che la sua linea è ormai diventata sinonimo di personalità.
Inutile quindi fare un test drive tradizionale, soffermarsi a disquisire sulla capienza del bagagliaio o sul comportamento in strada: pregi e difetti sono stati ormai sviscerati, elencati e digeriti da tutti. Eppure qualcosa da dire ancora c’è, soprattutto su una versione specifica denominata MHD. Sì, perché Smart, ormai in commercio da più di 10 anni, non è rimasta invariata, non si è accontentata di essere una macchina del futuro teletrasportata nel presente, ha continuato a sviluppare ed evolvere il concetto di city car attenta alle insorgenti esigenze degli automobilisti e del mercato.
Così, mentre l’opinione pubblica, la stampa e il mercato pongono sempre maggiore attenzione a tematiche quali il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del contenuto del portafoglio, Smart ha fatto un altro salto in avanti, lanciando appunto la versione MHD, Micro Hybrid Drive, che finalmente abbiamo testato in un long test drive effettuato in una delle città più caotiche e dispendiose dal punto di vista dei consumi di carburante. Il ragionamento alla base di questa versione è abbastanza semplice: se io ogni giorno percorro, diciamo, 20 chilometri per andare in ufficio e per la maggior parte del tempo sono fermo ai semafori o in coda, perché devo sprecare benzina in sosta ed emettere CO2 senza neanche la motivazione che mi sto muovendo in macchina? E se si inserisse un alternatore/starter che negli stop&go automaticamente me la spegnesse e riavviasse in tempi record? Proprio questa, infatti, la risposta di Smart. Così, una volta avviata la vettura e atteso qualche minuto prima che il sistema si avvii, minuto durante il quale l’auto funziona come una Smart tradizionale, avviene che quando arrivo a fermarmi ad un semaforo e premo il freno, semplicemente la macchina si spegne, rimangono accesi tutti i dispositivi come il condizionatore, le luci e lo stereo, ma il motore invece tace. E quando sollevo il piede dal freno e schiaccio l’acceleratore, la Smart è già in moto e scatta come se non si fosse mai spenta.

L’obbiezione che verrebbe spontanea fare riguarda i parcheggi e le manovre. Ma se io ogni volta che freno fino all’arresto della vettura questa si spegne, quanto ci metto a fare un parcheggio? Proprio per queste evenienze il sistema è stato pensato in modo che sia disinseribile, con un apposito tasto sulla plancia nonostante, anche con il sistema inserito, lo spegnimento e il riavvio della Smart sia sufficientemente rapido da non creare notevoli problemi. Gli effetti di questa semplice quanto geniale soluzione sono ben visibili su entrambi i fattori, portafoglio ed emissioni: i consumi infatti si abbassano del 13%, mentre le emissioni scendono da 112 a 103 grammi per chilometro.

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