Toyota Celica TS: Test Drive

Telaio sportivo In linea con la filosofia T Sport, per la nuova Toyota Celica T Sport sono state messe a punto tarature specifiche per esaltare le già eccellenti doti di base del telaio Celica, garantendo un comportamento stradale degno delle prestazioni del propulsore. La sospensione anteriore di tipo MacPherson, così come quella a doppio braccio trasversale per il retrotreno, è stata rivista realizzando tarature specifiche per ammortizzatori e molle e impiegando barre stabilizzatrici di maggior diametro. I freni sono stati potenziati in funzione dell’aumento delle prestazioni. Anteriormente sono previsti dischi autoventilanti da 15″, posteriormente dischi pieni da 14″. Di serie viene fornito il sistema antibloccaggio ABS abbinato al sistema elettronico di ripartizione della forza frenante EBD a 4 sensori che consente un elevata capacità di controllo in ogni circostanza. Questi accorgimenti assicurano un maggior coinvolgimento al guidatore, secondo quelle che sono le aspettative della clientela più sportiva.
Su strada Dati alla mano, il 1.8 VVTL-i sembrerebbe essere uno di quei propulsori dall’erogazione molto “appuntita”, vista l’altitudine dei picchi di potenza e coppia. In realtà non è così, perché il sistema di fasatura variabile VVTL-i funziona egregiamente e così ci si può concedere il lusso di guidare una scattante “citycar” nel caotico traffico cittadino e “pilotare” una supersportiva quando si può affondare il piede destro. Sembra quasi impossibile, ma la spinta del propulsore è morbida e vellutata ai bassi regimi e rabbiosa e scatenata sopra ai 6000 giri, quando la lancetta del contagiri viene sparata a quota 8200 giri/min! Un propulsore senza dubbio elastico, che trae notevole aiuto anche dalla rapportatura ravvicinata del piacevole cambio a sei rapporti, perfettamente in sintonia con le caratteristiche della curva di coppia del 1.8. Sarà per via delle sue linee da “rapace”, ma la Celica ha dimostrato di apprezzare, e non poco, l’altitudine delle tortuose strada di montagna dove può dimostrare tutto il suo spirito sportivo. Scherzi a parte, la coupè di Casa Toyota si dimostra una vera e propria “mangiacurve”, precisa e stabile durante la percorrenza di una curva ed assolutamente neutra in uscita, con un piacevole e mai esagerato effetto sovrasterzante, a metà curva, ma solo se si decide di rilasciare l’acceleratore. Ottimo il reparto frenante, dotato di ABS ed EBD, potente e decisamente resistente alle sollecitazioni. Niente male i consumi di carburante: in media si percorrono 11,9 km con un litro con una guida normale. E’ quasi inutile segnalare che affondando il piede destro, le cose cambiano…

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