Ultimissime: Porsche Vs Greenpeace

Porsche Vs Greenpeace. Per la prima volta nella sua storia, porsche ha ricevuto la visita degli ambientalisti di Greenpeace. Il motivo? Le auto “sporcaccione ambientali” che ogni anno varcano i cancelli degli stabilimenti tedeschi. La risposta da parte della Casa si Stoccarda, recentemente salita agli onori della cronaca automobilistica per aver annunciato un futuro Cayenne ibrido, è stata decisa ma corretta: tre grandi manifesti, ognuno dei quali porta oggettive argomentazioni a favore delle sportive tedesche. Porsche ha respinto fermamente le accuse, informando gli attivisti che meno del 12 per cento delle emissioni in Germania provengono dalle vetture per trasporto di persone, di cui Porsche rappresenta meno di un decimo dell’1 per cento. Le sole centrali elettriche, ad esempio, contribuiscono all’inquinamento per il 43 per cento, l’industria per il 16 per cento e le abitazioni private per il 14 per cento. Porsche ha anche sottolineato, nuovamente, che le emissioni di CO2 delle proprie vetture diminuiscono dell’1,7 per cento ogni anno: un miglioramento che solo pochi costruttori sono in grado di realizzare. Inoltre, le vetture sportive Porsche possono utilizzare circa il 10 per cento di biocarburante (etanolo) garantendo, quindi, un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO2 equivalente alla stessa percentuale. La nuova Cayenne, ad esempio, è addirittura in grado di utilizzare fino al 25 per cento di etanolo. Un discorso che non fa una piega, e dimostra quanto (per fortuna) certe proteste contro il mondo delle automobili non abbiano solide basi reali. Voi cosa ne pensate?

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