Aprilia RS3 990

Aprilia RS3 990. Ecco la prima ed unica MotoGP italiana ed europea che parteciperà al Motomondiale 2002. Si tratta dell’Aprilia RS3 990 tre cilindri. L’unico parametro sul quale si è basata la progettazione è stato il regolamento del Campionato: norme che lasciano molta libertà in fase progettuale, ma che vantano alcuni fondamenti immediatamente identificabili come il peso. Per moto a due e tre cilindri il limite minimo è infatti stabilito in 135 Kg, per le moto dotate di propulsori a 4 e 5 cilindri in 145, per i sei e oltre 155 chili. In sostanza, a parità di peso c’è il vantaggio del frazionamento superiore per i dispari (3 e 5 cilindri) tanto che la soluzione adottata da Aprilia peserà ben 10 Kg in meno di quella della maggior parte della concorrenza. L’idea base della RS3 si ispira alla guidabilità.Tenendo conto di ingombri e peso la soluzione del tre cilindri è sembrata ad Aprilia la migliore. L’esperienza raccolta in anni di corse con la RSW-2 500 bicilindrica e la RSV Mille Superbike hanno influito molto sul progetto e ne è infatti uscita una moto particolarmente compatta con ingombri per il pilota molto simili a quelli della 500 bicilindrica. Un aspetto molto importante in questa sfida lo rivestirà l’elettronica che avrà il compito tutt’altro che semplice di aiutare il pilota nello sfruttamento di potenze mai viste prima su un mezzo a due ruote: più di 200 cavalli a 15.000 giri… Ecco i dettagli tecnici del nuovo bolide Aprilia. Motore di 990 cc a quattro tempi, con tre cilindri in linea fronte marcia. Potenza massima di oltre 200 CV a più di 15.000 giri/min. Distribuzione a 4 valvole per cilindro a richiamo pneumatico, raffreddamento a liquido, lubrificazione forzata con pompe di estrazione e carter secco con monoblocco e testa/cilindri in lega di alluminio testimoniano l’elevata tecnologia presente su questa sportiva di razza. Per sfidare i nipponici troviamo poi il sistema iniezione-accensione elettronico digitale Aprilia con controllo acceleratore ride-by-wire, un cambio con scatola in lega di alluminio a 6 rapporti, con innesti frontali, interamente estraibile. Il telaio è a doppia trave inclinata, in alluminio, mentre le sospensioni vantano una forcella Öhlins a steli rovesciati da Ø 42 mm con doppia regolazione idraulica. Le staccate sono assicurate dai freni Brembo, con disco doppio in carbonio all’anteriore, e disco singolo al posteriore. Le ruote sono in lega di magnesio o carbonio: 16,5″/17″ davanti e 16,5″ dietro. Una bella belva che dovrà vedersela con avversari da far paura anche ai più audaci e speriamo che la Casa italiana sappia ripetere i successi riscossi in passato nelle classi 125 e 250.

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