Ducati 749R

Ducati 749R. A partire dal 2004 ci sarà una “R” anche per la 749. Esattamente come accaduto per 999 lo scorso anno, infatti, anche la piccola SBK di Borgo Panigale sarà presto disponibile in una versione decisamente speciale, dotata della migliore componentistica disponibile sul mercato e pronta, con pochi ritocchi, a dar battaglia nella categoria 600 Supersport. Lo stile Le forme sono quelle note e sviluppate nella galleria del vento che hanno decretato il successo della 999, nella versione rigorosamente monoposto, con le parti di carrozzeria in fibra di carbonio. Anche sulla 749R non mancano gli eleganti specchi retrovisori con indicatori di direzione integrati, che allo stile uniscono la praticità di rendere agevole e veloce lo smontaggio delle parti superflue e vietate nell’utilizzo della moto in competizione.
Ogni 749R è “firmata” con una targa in argento numerata sulla testa dello sterzo, che aggiunge un ulteriore tocco di esclusività a una delle moto oggettivamente più originali dell’attuale panorama motociclistico mondiale.
Il telaio Ogni dettaglio ciclistico della 749R è progettato per garantire il massimo rigore in pista, partendo dal telaio in traliccio di tubi d’acciaio, regolabile nell’inclinazione del canotto di sterzo.
Completamente riprogettato il forcellone, che ora vanta una struttura scatolata in lega di alluminio, replica di quello che utilizzato nel corso della stagione 2003 dalle 999 Factory. Oltre all’aspetto racing senza compromessi, questo forcellone ha il pregio di assicurare un rapporto fra peso e rigidità sensibilmente superiore a quello garantito dagli allestimenti standard.
Questo elemento è accompagnato (come gli altri elementi della gamma Superbike), da un sistema di regolazione della catena con cursori e non con eccentrici. In questo modo gli interventi per modificare la tensione della trasmissione finale non influenzano in alcun modo il set-up delle sospensioni, poiché non si modifica l’altezza della parte posteriore della moto.
Inedito è anche il cinematismo della sospensione, con progressione FLAT, del tutto simile a quella delle Ducati Factory, capace di assicurare la necessaria rigidità, a tutto vantaggio della precisione nella guida sportiva. Una rigidità ottenuta anche con una molla diversa e una corsa ridotta (da 71 a 56 millimetri) dell’ammortizzatore Ohlins, chiaramente regolabile in precarico, compressione ed estensione.
La versione R mantiene le esclusive soluzioni che permettono di intervenire sull’ergonomia, modificando l’assetto in sella, tramite lo spostamento longitudinale fino a 20 millimetri del gruppo sella-serbatoio e la posizione delle pedane.
In questo caso la scelta è limitata a due posizioni, rispetto alle cinque offerte dalle altre 749, a causa del regolamento del campionato mondiale Supersport, che vieta l’asportazione di parti fisse dal telaio di serie. Pertanto le dimensioni delle piastre d’attacco delle pedane sono state ridotte, al fine di rendere possibile il passaggio dei collettori di scarico dal diametro maggiorato rispetto a quelli delle versioni stradali.
Anche la sospensione anteriore è di altissima qualità, con forcella a steli rovesciati Ohlins, con canne da 43 millimetri di diametro, trattate al nitruro di titanio per conferire la migliore scorrevolezza. Oltre ad essere completamente regolabile, la forcella ha un piede speciale, per consentire l’attacco radiale delle pinze freno. Pinze che sono a quattro pistoncini e quattro pastiglie, tipo triple bridge, e sono accoppiate a dischi da 4,5 millimetri di spessore, montati in posizione allargata, al fine di assicurare un adeguato raffreddamento.
Tutti i componenti sono quindi derivati direttamente dalle competizioni, compresi i cerchi ruota, che sono i noti Brembo/Marchesini in lega di alluminio, forgiati e lavorati.
La particolare lavorazione permette di risparmiare 3,2 chili rispetto a una coppia di cerchi per 749 e 749S, con una rigidità che resta inalterata, grazie alle cinque razze a “Y”, con 10 punti di ancoraggio alla parte interna del cerchio, rispetto ai cinque delle razze convenzionali.
Il motore La base di partenza è la medesima delle altre 749, ma il bicilindrico della serie Testastretta è stato ulteriormente sviluppato per favorire l’impiego in gara della 749R.
I 116 CV a 10.500 giri e gli 8,16 kgm a 8.500 giri sono il risultato di una lunga serie di interventi, tra cui la riduzione della corsa e dall’incremento dell’alesaggio, in modo da garantire al motore la possibilità di girare a regimi di rotazione più elevati rispetto alle 749 e 749S. I valori di potenza sono incrementabili con un Kit Racing (non a corredo) in grado di portare la potenza massima a valori di assoluto riferimento nel campo delle competizioni motociclistiche.
Specificatamente orientata all’utilizzo racing è anche la nuova frizione antisaltellamento, che consente di evitare il bloccaggio della ruota posteriore nelle staccate violente tipiche della guida in pista. Importanti aggiornamenti hanno interessato poi la distribuzione, con camme specifiche dal profilo racing, oltre a valvole e guide valvole in titanio.
Ma l’uso di materiali pregiati per la realizzazione del bicilindrico Testastretta in versione R non si limita alla distribuzione. In titanio sono anche le bielle, mentre i coperchi delle teste sono in magnesio e le cartelle copricinghia sono in fibra di carbonio, e dotate di ventilazione forzata, per favorire il raffreddamento.
Completano l’allestimento speciale l’albero motore superleggero e i pistoni in lega di alluminio ad alta resistenza. Pur dotato di prestazioni di assoluta eccellenza, il motore della 749R rimane fedele alla scelta Ducati di proporre solo modelli rispettosi dell’ambiente. Così anche questa bicilindrica è dotata di un impianto di scarico catalizzato, conforme alla normativa Euro 2.
La 749R, come tutto il resto della gamma Ducati, è disponibile presso i Ducati Store. Il prezzo di vendita è fissato a 19.955 euro.

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