Moto Guzzi Breva 750 ie

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Moto Guzzi Breva 750 ie. Moto Guzzi, ovvero personalità, carisma e stile inconfondibile. Valori che fortunatamente hanno passato indenni la recente crisi e gli anni bui che ne sono conseguiti e che oggi, passo dopo passo, sono la base sulla quale il Marchio di Mandello sta cercando di riconquistarsi il posto, che le spetta di diritto, nell’Olimpo del motociclismo moderno.
Nuova nello spirito La gestione Beggio ha portato un nuovo spirito a Mandello, quello dell’innovazione, icona del modo di “fare moto” Aprilia, ma anche del mantenimento e dell’esaltazione dell’immagine storica, ponendo come base progettuale intoccabile il propulsore bicilindrico V90 “trasversale”, sul quale vengono cuciti, finalmente, nuovi vestiti, più freschi, più giovani, più alla moda.
E’ con questo spirito che è nata la Breva, erede delle mitiche V35 e V50 che negli anni ’80, con le quali, però, ha poco da spartire, perché le forme, i contenuti tecnici e il carattere sono quelli di una moto attualissima, nata per scrivere un capitolo inedito ed importantissimo, in questa leggenda che non accenna a passare di moda.
Stile moderno La scelta di un nome non è casuale, ma deve riflettere le caratteristiche di un prodotto, descriverne il temperamento e, perché no, segnarne il destino. Se è così, la nuova Breva è nata sotto i migliori auspici, perché porta il nome di un vento che proviene da sud e spira sul Lago di Como, annunciando il bel tempo.
Bilanciata e raccolta nelle forme, nelle linee e nella ciclistica, la “piccola” di Mandello è la prima manifestazione di un nuovo modo di pensare e di vivere, più vicino alle abitudini e alle esigenze di un pubblico vastissimo.
Accanto ai fanatici della “piega”, infatti, oggi salgono in sella anche il maturo professionista, la donna in carriera, lo studente universitario, e in generale tutti i delusi del mondo delle quattro ruote che desiderano riuscire ad arrivare in tempo a un appuntamento, non vivere perennemente in coda, trovare una soluzione diversa nel week-end e per il tempo libero.
Fenomeni di costume che Moto Guzzi ha saputo analizzare e metabolizzare, trasferendo ai propri tecnici una massa di informazioni su gusti, preferenze e attitudini che si sono trasformati nelle linee guida del progetto BREVA, una moto che è il primo passo per entrare in un mondo affascinante, e ha tutte le caratteristiche per convincere sia il neofita che il pilota esperto alla ricerca di sensazioni ormai perdute.
Comoda e “facile” Il design contenuto nelle forme e nei pesi rende la Breva estremamente maneggevole, mentre l’attento studio dell’ergonomia e l’equilibrato rapporto tra manubrio, sella e pedane permettono una guida istintiva, naturale.
Il comfort, anche nei viaggi a lungo raggio, è assicurato da una sella molto comoda, monoblocco, con tutto lo spazio che serve per non far avvertire al passeggero lo scorrere dei chilometri. A questo scopo provvede anche la sospensione posteriore, con il doppio ammortizzatore che consente un’escursione ruota di 118 mm e la possibilità di regolazione del precarico molla, per adattarne l’assetto alle diverse condizioni di guida. Le asperità del terreno vengono così assorbite senza problemi, anche se si viaggia con passeggero e bagagli.
L’elemento chiave della moto è il telaio a doppia culla, robusto e rigidissimo, realizzato con uno speciale acciaio ad alto resistenziale. Un elemento strutturale che permette al pilota di “sentire” la moto, che segue alla velocità del pensiero le sue intenzioni, con risposte sempre prevedibili e un ottimo comportamento quando la strada comincia a serpeggiare.

Particolare attenzione è stata dedicata alla geometria dello sterzo, dove il cannotto ha un’inclinazione di 28°, un angolo d’incidenza che aumenta la sensibilità al manubrio, e aggiunge un margine di sicurezza in più all’ingresso delle curve. A queste doti si aggiunge anche la rapidità nei cambi di direzione, anche grazie alla forcella Marzocchi, che adotta steli da 40 mm. La sospensione anteriore ha un’escursione di 130 mm, per ridurre l’“affondamento” quando il pilota decide di guidare con maggiore aggressività.
Il piccolo e aerodinamico cupolino deflette dal busto del pilota le turbolenze aerodinamiche, aumentando il comfort di guida quando la velocità è elevata. Comfort significa anche avere a portata di mano tutto quel che serve, e sotto la sella ci sono un vano dove trovano posto i documenti della moto e due vani ausiliari per contenere due buste con la trousse di attrezzi, per gli interventi d’emergenza. Tutte le informazioni indispensabili per viaggiare tranquilli sono raggruppate in un cruscotto dal design attualissimo, con display LCD, che presenta tutte le funzioni tradizionali (tachimetro, contagiri, odometro, l’indicatore della temperatura esterna, orologio) e la spia per le luci d’emergenza.
V90 di ultima generazione 750 cc. Una cubatura che ha contribuito a scrivere le pagine più gloriose della storia Moto Guzzi, e oggi rappresenta il primo passo per entrare nel mondo dell’Aquila di Mandello. Un segmento di potenza con un pubblico molto ampio e diversificato, anche femminile, che richiede prestazioni facili da ottenere, affidabilità e sicurezza.
Per questo Moto Guzzi sta dedicando le proprie risorse a un progressivo sviluppo del segmento, riprogettando i suoi propulsori da 750 cc, attraverso una serie di innovazioni e modifiche che ne esaltano la personalità.
E il primo segnale forte in questa direzione è l’adozione del sistema di iniezione elettronica sul motore da 750cc che equipaggia la nuova Breva. “Solo” 48 CV la potenza massima, ma l’obiettivo non era certo la potenza, bensì l’erogazione che è fluida e progressiva, ideale per chi vuole andare a passeggio o per chi una moto di grossa cilindrata non l’ha mai guidata.
Il motore è reattivo e “pulito”, anche grazie alla disposizione degli iniettori, ultra compatti, che ora indirizzano il getto di benzina direttamente sulla valvola di aspirazione. I pistoni hanno un nuovo rivestimento antiusura e nuove fasce che ne aumentano la durata e diminuiscono i consumi d’olio. Il disegno dell’albero a camme è stato modificato, e anche il sistema di sfiato e ricircolo dei vapori d’olio è stato migliorato. La scatola filtro è stata ottimizzata per l’iniezione elettronica, ed ora consente anche una manutenzione molto più facile.
Per quanto riguarda il cambio, il selettore e il fermo marce, modificati, assicurano una ricerca più precisa e morbida delle marce e del folle, il nuovo cinematismo della leva riduce lo sforzo e la corsa di azionamento, i rapporti sono più adatti alle caratteristiche del propulsore con iniezione elettronica e infine la lubrificazione e i componenti interni modificati migliorano ulteriormente la funzionalità e la durata.
I severi test a cui Moto Guzzi ha sottoposto i nuovi motori ad iniezione elettronica, confermano tutti gli obiettivi che si erano posti i progettisti. La straordinaria affidabilità dei propulsori è stata sviluppata e certificata con numerosi test di durata al banco, che hanno simulato per centinaia di ore le più severe condizioni di utilizzo. Parallelamente si sono compiuti massacranti test di accumulo chilometrico, su strada e in pista a Nardò, fino a simulare con eccellenti risultati l’intera vita del veicolo.
Immancabile, ovviamente, la trasmissione a cardano, semplice nella manutenzione, silenziosa, pulita e praticamente eterna.
Nuovi colori in arrivo Ad un anno dalla presentazione, la Breva viene ovviamente confermata anche per il 2004. Poche e solamente di dettaglio le modifiche tecniche, mentre, con ogni probabilità, ma lo sapremo solo dopo il Salone di Milano di settembre, arriveranno nuovi colori. Confermato anche il prezzo, fissato a 7660 euro.

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