Yamaha T-Max 500 M.Y. ‘04

Yamaha T-Max 500 M.Y. 04. I soliti “ben informati”, che da mesi parlavano di una versione 750cc dello sportivissimo T-Max, sono stati puntualmente smentiti.
Secondo i tecnici Yamaha, infatti, 500 cc. sono più che sufficienti e non è certo facile dare loro torto visto e considerato che l’adozione del nuovissimo impianto di iniezione elettronica ha portato con sé una sostanziosa iniezione di potenza, senza dimenticare il netto miglioramento della coppia motrice ed un maggior rispetto per l’ambiente.
Ciclistica da moto, rivoluzionata Il propulsore del T-Max M.Y. ’04, quindi, è sostanzialmente identico all’unità motrice che l’ha preceduto. Si tratta di un bicilindrico parallelo incastonato in un telaio con struttura a diamante in posizione fissa. A differenza di molti altri “colleghi”, infatti, il T-Max non fa oscillare il propulsore assieme alla ruota posteriore, affidando questo compito ad una vero e proprio forcellone in alluminio, completamente riprogettato per l’occasione, dotato di un efficace monoammortizzatore centrale.
Uno schema costruttivo molto moderno, quindi, che prevede un doppio giro di catena, racchiuso nel carter di destra, per scaricare la potenza del propulsore sulla ruota posteriore. Uno schema tecnico “da moto” più che da scooter, esattamente come accade all’anteriore, dove la forcella a steli dritti, da 41mm, affida la sua rigidità torsionale a due piastre, per arrivare, senza “fermate”, al manubrio.
Novità interessantissime anche per la ruota posteriore, che ora vanta un diametro di 15” in luogo della precedente 14”. Gommatura, come al solito, molto generosa visto il 140/70-14 per l’anteriore ed il 150/70-15 per il posteriore, costruiti con tecnologia radiale.
Il reparto freni annovera l’attesissimo secondo disco freno da 267 mm, mentre al posteriore è stata adottata una nuova pinza freno.
Più potenza La nuova alimentazione ad iniezione elettronica indiretta e l’aumento del rapporto di compressione ad 11:1, hanno portato il propulsore del T-Max a nuovi valori di potenza e di coppia motrice. I CV a disposizione, infatti, sono ben 44,3 a 7500 giri/min, mentre la coppia massima è salita fino a toccare 4,85 kgm a 6.250 giri/min.
Valori eccezionali, che gli consentono scarico ben al di sotto della normativa Euro 2, grazie anche all’ausilio del catalizzatore.
Design immutato Non cambia il design rivoluzionario che l’ha reso famoso, mentre segnaliamo l’adozione dell’immobilizer e della nuovissima strumentazione, mista analogica/digitale, con tanto di contagiri ed un tecnologico display LCD a fornire le principali funzioni di bordo.

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