Jeep Cherokee Overland, 2.2 MJT 4X4 la prova di un’icona americana

Il restyling di metà carriera non è marcato, ma ci sono importanti novità sono sotto al cofano e nella tecnologia, sia lato sicurezza che infotainment. Disponibile anche 4X2 e con cambio automatico, parte da 43 mila euro.

Jeep Cherokee Overland, 2.2 MJT 4X4: “Born to be Wild”, il claim della campagna pubblicitaria della nuova Cherokee punta sull’aspetto selvaggio, ma in realtà lei con il tempo è diventata più moderna ed attenta anche al pubblico più sofisticato, oltre che declinata in versioni a trazione anteriore, ma se la mettete alle strette è capace di cose che pochi SUV sono in grado di fare. Con l’aggiornamento a quattro anni dal lancio della quinta generazione del modello lanciato originariamente nel 1974, esteticamente cambia relativamente poco, ma sottopelle le novità sono più corpose. Sotto al cofano, in particolare, il Multijet viene modificato per farsi più efficiente e ridurne le emissioni, riuscendo al contempo a migliorare in prestazioni, anche grazie ad un nuovo software a gestire il cambio automatico a 9 rapporti, dedicato alla versione a 195 cavalli. Saliti a bordo si scoprono poi dotazioni più ricche e curate, sia a livello estetico che nei contenuti tecnologici. Andiamo a scoprirla nel dettaglio.

Sempre più “educata” e raffinata nel look

Jeek Cherokee 2019 nuovo frontale

Jeek Cherokee 2019, nuovo frontale più equilibrato grazie ai nuovi gruppi ottici

Ciò che colpisce di più dell’evoluzione della Cherokee, soprattutto se guardiamo ai modelli del passato, è il lato estetico forse, che si è via via rivoluzionato. Linee moderne, morbide e dettagli molto ben curati, come per esempio per la sua bella calandra con listelli cromati. Con il restyling di metà carriera troviamo un nuovo frontale, che guadagna nuovi fari a LED con luci diurne (DRL) di serie. In tutta trasparenza, aggiusta il tiro rispetto al look forse troppo personale dei sottili fari della precedente versione, ma l’equilibrio nella parte anteriore deriva anche dalla scomparsa degli elementi al fianco della calandra, ora inglobati nei gruppi principali, con un risultato decisamente più armonioso, oltre che con un family feeling maggiore con la sorella maggiore Grand Cherokee.

Aggiornati il cofano ed il portellone posteriore, in alluminio e materiale composito per alleggerire la vettura, mentre per il resto il look è sempre quello della vettura premium, che strizza sempre più l’occhio all’uso cittadino, così come lo conosciamo dalla nascita di questa generazione circa 4 anni fa. Cinque nuovi cerchi, inclusi questi da 19”, lucidi e dedicati alla Overland. 462/186/171 sono i numeri in cm di lunghezza, larghezza ed altezza, con un generoso passo di 270 cm, mentre 448-570/1555 sono quelli dei litri del bagagliaio, rispettivamente per capacità minima, fino al tetto (70 in più rispetto al passato) e con schienali abbattuti. La panca posteriore è poi scorrevole, per consentire di incrementare lo spazio per i bagaglio all’occorrenza, oppure per le gambe dei passeggeri. Per gli amanti dei dettagli, sparisce il tappo del carburante, con lo sportellino che integra un elemento di chiusura nel bocchettone, soluzione davvero pratica.

Interni più raffinati, ma anche più moderni nei contenuti

Jeek Cherokee 2019 interni

Jeek Cherokee 2019, dentro più lusso e tecnologia

Bagagliaio a parte, dentro la nuova Cherokee si respira aria sempre più premium, grazie alle finiture Piano Black e Satin Chrome (in prcedenza la plastica nera intorno all’autoradio era opaca), ma anche per la tanta tecnologia che ci coccola. Adaptive Cruise Control-Plus con Stop & Go ed un pacchetto ADAS molto ricco, ma anche sistemi Uconnect di quarta generazione con schermi da 7 oppure 8.4” con touchscreen ad alta definizione e con nuove funzionalità Apple CarPlay e Android Auto. Ridisegnata la consolle centrale per garantire più spazio nei vani portaoggetti, anche per il proprio cellulare, che in precedenza trovava con più difficoltà una comoda collocazione.

Oltre ad una sicurezza passiva di livello, determinata dall’adozione dell’architettura Compact U.S. Wide, che si basa sulla struttura in acciaio altoresistenziale al 65%, tanta è l’attenzione anche alla sicurezza attiva e alla tecnologia finalizzata ad evitare le collisioni, prima ancora di proteggere i passeggeri in caso di incidente. Da segnalare, ad esempio, l’Active Forward Collision Warning-Plus: un complesso sistema che prepara i freni ad un intervento di emergenza in base ai dati letti dai sensori ed in sequenza avvisa il guidatore con allarmi acustici e visivi, effettua un breve azionamento del freno per allertare, per poi arrivare ad un primo azionamento del freno per 1,5 secondi e ad incrementare la frenata con l’Advanced Brake Assist se il guidatore non agisce in modo corretto.

Cuori nuovi, più ecologici, ma anche piacevoli

Jeek Cherokee 2019 nuovi MJ II 2.200

Jeek Cherokee 2019, nuovi MJ II 2.200

Importanti aggiornamenti riguardano poi le motorizzazioni: sul fronte diesel il Multijet II da 2,2 litri è proposto con due livelli di potenza, 150 e questo 195 CV. Il primo è abbinato ad un manuale a 6 marce ed alla trazione 4X2, mentre quello da noi provato ad un automatico a 9 rapporti e disponibile con tre sistemi 4X4 o con trazione anteriore.

Il quattro cilindri MultiJet II ha una raffinata configurazione che prevede testa bialbero in alluminio, 4 valvole per cilindro, e un sistema common rail con Injection Rate Shaping a due mila bar di pressione. Molti gli interventi finalizzati al contenimento del peso del nuovo propulsore, inclusi il disegno dei pistoni, delle bielle e dell’albero motore. Nuovi anche gli iniettori a solenoide che oltre all’efficienza, alzano l’asticella da punto di vista della silenziosità. Inedito poi il turbocompressore a geometria variabile, che è integrato nel collettore di scarico per ridurre, anche in questo caso, il peso del motore ed ottimizzare il trattamento dei gas di scarico.

Il 2.2 perde qualche cavallo, ma guadagna 10 Nm ed una erogazione praticamente perfetta per la Cherokee, con la potenza massima che arriva a soli 3.500 giri, mentre il valore massimo della coppia, di ben 450 Nm, viene raggiunto a 2 mila. Per i benzina arriva un 2 litri a iniezione diretta da ben 270 CV. Diciamo che già questo 2.200 non sfigura affatto, con un buon mix di prestazioni e silenziosità e comfort. I dati parlano di 9.1 secondi per raggiungere i 100 km/h e 205 come velocità massima, ma è la coppia a fare la differenza, sia nella guida su asfalto che quando si vuole sfruttare la trazione integrale in off road.

Una delle regine dell’off, ma non solo

In questo caso entra in gioco il Selec-Terrain e si possono fare cose decisamente più estreme rispetto ad un “normale” SUV. Ad aiutare ci possono anche essere sistemi come l’Hill Descent Control o l’Active Drive Lock con la funzione Selec-Speed Control che consente di impostare una velocità fissa compresa tra 1 e 9 km/h, per i passaggi più impegnativi in termini di grip. Basta avere il coraggio di metterla alla prova per scoprire capacità 4×4 di riferimento in qualsiasi condizione di utilizzo, che può contare su tre sistemi di trazione integrale e bloccaggio del differenziale posteriore.

I sistemi di trazione 4X4 sono addirittura tre, partendo dal Jeep Active Drive I, che abbiamo provato su questo esemplare, che è già una base molto efficace, ma che viene affiancato dal “II” e dal Jeep Active Drive Lock. Vengono implementati prima un’unità di trasferimento della potenza (PTU) a due velocità, con il cambio che può essere quindi utilizzato con 9 “ridotte” (2,91:1) e che include il dispositivo Hill-descent Control. Se non ci volete accontentare potete scegliere la terza opzione, che oltre a quanto garantito dal Jeep Active Drive II, aggiunge il bloccaggio del differenziale posteriore (disponibile solo per la Trailhawk)

Al volante la Cherokee si fa amare anche se non volete allontanarvi dall’asfalto, grazie ai tanti comfort e ad una propensione innata a viaggiare. Il compromesso tra uso stradale e non porta ad avere un’auto dal buon handling, grazie alla presenza di sospensioni anteriori indipendenti MacPherson e le posteriori indipendenti multi-link. Il risultato sono un rollio contenuto ed un ottimo equilibrio, che uniti ad una erogazione del motore davvero gratificante, regalano una esperienza di guida di tutto rispetto. I meriti vanno anche alla trasmissione a 9 rapporti TorqueFlite, con un nuovo software di controllo per assicurare risposte precise, accelerazioni rapide e cambiate fluide.

Concumi, prezzi e conclusioni

Quanto ai consumi, rispetto ai 16,4 Km/l dichiarati in ciclo combinato, abbiamo rilevato valori medi di circa 13-14 km/l, sfruttando abbastanza le prestazioni di cui questo propulsore è capace. In autostrada a velocità da codice ci si attesta intorno ai 12.5 Km/l. Oltre a Longitude, Business, Limited e Trailhawk, questo allestimento Overland sfora quasi nel lusso, unendola alla voglia di avventura dell’iconico modello di Jeep. Quanto ai prezzi di parte da circa 43 mila euro, mentre per un’esemplare in questa configurazione si sale a circa 55 mila euro. In pratica, a conti fatti, scende il prezzo e sale la dotazione di serie su tutta la gamma, con un vantaggio di oltte 5 mila euro per chi si volesse lasciar conquistare dal fascino dell’icona americana. Volete sapere qualè la Cherokee più venduta in Italia? Si tratta della Limited con il 2.2 Diesel da 195 cavalli da noi provato, AWD e con cambio automatico a 9 rapporti.

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