Chevrolet Trax prova su strada del suv compatto americano

Si chiama semplicemente Trax, e, pur presentando una lunghezza totale di metri 4,27, è più piccolo del suo antesignano del 1935. Il suv compatto Chevrolet Trax, soprattutto per la sua funzionalità, ha fatto grande strada in tutto il mondo, ma anche in Europa.  Fa parte infatti di un segmento che per vendite si sta distinguendo, in un momento in cui il settore automobilistico sta attraversando una grave fase di difficoltà, le vendite di Suv compatti in Europa sono più che raddoppiate passando dal 2008 al 2011 da 130 mila unità a poco meno di 300 mila.

Chevrolet Trax il suv compatto dal dna americano
Correva l’anno 1935 e in America la crisi del ’29 era già quasi dimenticata. Sulle strade, ancora deserte delle città e lungo gli interminabili percorsi che collegavano l’Est all’Ovest e il Nord al Sud del Paese, apparve qualcosa di sorprendente: un veicolo a due porte progettato per trasportare non solo persone ma anche i loro bagagli. Aveva un muso possente che quasi intimidiva e sopra il radiatore un marchio, una parola piuttosto lunga: Chevrolet. Era nato il Suburban Carryall, noto come il primo Sports Utility Vehicle del mondo. Insomma il Suv. Questa automobile fece scalpore; per i suoi vetri di protezione, l’elevata potenza e la successiva introduzione delle quattro porte.
Ora, a distanza di 78 anni da quel giorno, ecco irrompere sul mercato mondiale un altro Suv, molto diverso dal primo, ma sempre con il marchio Chevrolet. Sul frontale non c’è più la denominazione, quella parola piuttosto lunga, ma un cravattino stilizzato, il nuovo stemma della Casa americana che rappresenta il primo marchio, per volumi, del firmamento General Motors.

Chevorolet Trax, lo dicevamo sopra, è un Suv compatto, non piccolo. Perché può trasportare cinque persone, otto possibili configurazioni delle sedute e dispone di tutti i vani e lo spazio necessari per riporre molti oggetti considerati utili per il viaggio. Addirittura può anche portare bagagli ingombranti e della lunghezza massima di oltre 2 metri e 30, con una capacità di carico fino a 1.370 litri. La linea di Trax è quindi sì compatta, ma il veicolo possiede il dna americano. E lo si nota subito, dal frontale forse un po’ troppo possente, appunto americano. Addirittura qualcuno lo ha criticato: questo mezzo assomiglia a un “panzer” tedesco. Sicuramente un’esagerazione, ma qualcosa di tedesco ce l’ha, visto che il Suv Mokka della Opel è uguale al Trax, anche se quest’ultimo possiede alcuni elementi che lo differenziano, a partire dalla strategia dei prezzi e dal pacchetto degli accessori.

A proposito di prezzi, c’è una bella novità a vantaggio degli utenti italiani: Chevrolet ha fissato un prezzo d’attacco per Trax con motorizzazione a benzina 1.6 litri da 115 cavalli a 19.150 euro, ma esiste anche un’offerta lancio per lo stesso modello, ad un prezzo quasi stracciato: 16.800 euro che comprende, fra l’altro, cerchi in lega da 16 pollici, clima manuale, fendinebbia, radio, Cd Mp3 con 6 altoparlanti, Aux in e Usb.

I motori di Chevrolet Trax
Abbiamo accennato ai motori. Il Suv compatto Chevrolet Trax, che sarà in vendita nel nostro Paese nella prima settimana di maggio, anche se arriverà nelle 125 concessionarie italiane a fine aprile, sarà proposto, anche con trazione integrale, con unità motrici: 1.6 litri a benzina da 115 cavalli, velocità massima 173 km/h; 1.4 turbo a benzina da 140 cavalli e 194 km/h di velocità massima e 1.7 turbo Diesel da 130 cavalli e 186 km/h di velocità di punta. Su quest’ultima motorizzazione può essere abbinata anche una trasmissione automatica a 6 rapporti. Se la versione più economica è la 1.6 a benzina da 19.150 euro (a parte l’offerta di lancio limitata), la più cara è quella dotata del turbodiesel a trazione integrale, addirittura con interni in pelle, tettuccio apribile, sistema My Link con retrocamera e sistema per il controllo della marcia in discesa, che viene proposta a 26.550 euro. Abbiamo accennato al sistema My Link, un elemento che contraddistingue Trax dalla Mokka. Questa tecnologia intuitiva non presenta solo l’estetica dello smartphone, ma ne sfrutta anche i vantaggi.

Grazie ad un menu semplice e chiaro e a uno schermo touch screen ad alta risoluzione, My Link non richiede di cambiare il proprio approccio per utilizzarlo e aggrega i contenuti dello smartphone o di qualsiasi dispositivo di archiviazione di massa, che si tratti di iPod, iPad, lettore Mp3 o chiavetta Usb. Il risultato è un accesso istantaneo a contatti, playlist musicali, video e album fotografici. Un’altra funzionalità intelligente è la retrocamera che consente di vedere alla perfezione durante le manovre di parcheggio più difficili.

Non solo: dove My Link è imbattibile è nell’uso delle app. Il guidatore che possiede un iPhone o altri dispositivi Apple, può integrare Siri Eyes Free. Dopo aver attivato il sistema con il pulsante al volante, la tecnologia consente di effettuare telefonate, cambiare canzone o scrivere e inviare Sms senza usare le mani. E’ anche in grado di gestire gli appunti sull’agenda. Questa tecnologia viene offerta anche su altri modelli Chevrolet, come la Cruze e l’Aveo. Federico Sanguinetti, presidente e amministratore delegato di Chevrolet Italia, è molto fiducioso della riuscita che avrà Trax nel nostro Paese. Anche perché l’utente italiano ama i Suv e in modo particolare quelli compatti, appunto come l’ultimo della Casa americana. “L’avvio è più che buono – ci ha detto Sanguinetti – se il bel giorno si vede dal mattino, Trax avrà un bel successo. Basti pensare che in sole due settimane i nostri concessionari hanno raccolto 2.300 ordini: non era mai accaduto”.

Chevrolet Trax provato sulle strade di Zara
Se Trax, che viene prodotto in Messico e in Corea, a prima vista sembra ingombrante e impacciato nel traffico, alla guida siamo stati presto smentiti. Anche percorrendo le vie strette e anguste di Zara, la bella città croata di origine romana e poi veneziana, dove abbiamo provato la vettura, abbiamo trovato il nuovo Suv della Chevrolet, agile e disinvolto. Anche su stradine impervie sulle montagne dietro Zara, Trax, ha superato anche ostacoli difficili senza alcun tentennamento. Buona la posizione di guida rialzata e con il sedile dotato di tutte le regolazioni del caso. Mentre l’abitacolo ha quasi un impronta sportiveggiante, il cambio con la sua leva lunga non è per niente adatto ad una guida di tipo quasi corsaiolo.

Il modello provato era quello dotato di turbodiesel. Si tratta di un motore non nuovo e usato molto all’interno del gruppo. Lo abbiamo trovato pimpante e dotato di una grande accelerazione soprattutto a partire da 1500-1800 giri. Purtroppo è piuttosto rumoroso. A dire il vero non siamo sicuri che il borbottio che entra nell’abitacolo sia dovuto esclusivamente al funzionamento dell’unità motrice o se la vettura non sia perfettamente insonorizzata. Buoni però i consumi. Al termine del nostro giro di prova che comprendeva percorsi autostradali e di montagna, il computer di bordo ci ha indicato che il consumo medio era stato abbastanza parco: con un litro di gasolio avevamo percorso dai 12,5 ai 13 km.

Chevrolet Trax dunque è da acquistare? Sì, ma per approfittare del prezzo di lancio si dovrà ordinare la vettura entro il mese di giugno.

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