Mazda2 1.4 TD Aut: Test Drive

Sicurezza attiva e passiva Mazda2 è dotata di una cellula di sicurezza estremamente robusta: la struttura di telaio e carrozzeria è stata progettata per distribuire l’energia di impatto in maniera uniforme sulle traverse e le barre laterali della vettura, evitando la deformazione della cellula di sicurezza. Se la vettura viene coinvolta in uno scontro frontale, il pedale del freno collassa su se stesso, allontanandosi dalle gambe del guidatore e riducendo il rischio di ferite alle gambe.
Gli altri sistemi di sicurezza includono airbag frontali a due stadi, oltre ad airbag laterali ed a tendina che proteggono i passeggeri dei sedili anteriori e posteriori, nell’eventualità di un impatto laterale. I sedili posteriori sono equipaggiati con attacchi ISOFIX per i seggiolini portabimbo.
Una sicurezza attiva ottimale è fornita da uno chassis a trazione anteriore dotato di una notevole elasticità, da sospensioni che vantano prestazioni particolarmente elevate e dai sistemi ABS, EBD (Electronic Brake Distribution) e DSC (Dynamic Stability Control) (opzionale).
L’impianto frenante è composto da dischi con ventilazione interna, aventi un diametro di 258 mm e uno spessore di 24 mm mentre all’anteriore, mentre al posteriore “lavorano” due classici tamburi del diametro di 38 mm. L’impianto è dotato di “assistenza alla frenata di emergenza”, in grado di capire se la vettura si trova in una situazione di emergenza: questo sistema, controlla costantemente i dati relativi alla velocità con cui il guidatore poggia il piede sul pedale del freno e dall’intensità con cui lo preme e, se necessario, attiva immediatamente la massima capacità di frenata della vettura.
Su strada con la 1400 TD automatica La baby Mazda ha conferma pienamente le aspettative di agilità nei percorsi cittadini e piacevolezza di guida in ogni condizione. Molto silenziosa – la sensazione è quella di essere alla guida di un benzina – si lascia condurre con estrema docilità anche quando il nastro d’asfalto rende la guida impegnativa. Lo sterzo è preciso e ben assistito dal servosterzo, e le sospensioni, nonostante una taratura piuttosto rigida di molle ed ammortizzatori, garantiscono buoni valori di confort, anche lungo i percorsi sconnessi.
Nei tratti misti ed in autostrada abbiamo registrato un temperamento non troppo vivace del propulsore: il piccolo diesel Mazda, infatti, è molto lineare nell’erogazione della potenza ma è carente alla voce “carattere”, in particolar moto superati i 3.500 giri: i dati di accelerazione e ripresa e velocità di punta, in ogni caso, sono dalla sua parte, così come i consumi, che sono davvero contenuti: per arrivare ad una media di 18 chilometri con un litro, non bisogna certo lesinare sul gas.
Il funzionamento del cambio automatico, di cui è dotata la Mazda2 della nostra prova, è davvero ineccepibile. Cambiare marcia è molto semplice: spingendo indietro la leva si sale di marcia, spingendo in avanti, invece, si scala. Per sapere istantaneamente quale marcia è inserita, basta consultare la spia sul cruscotto. I cambi di marcia sono piuttosto rapidi ed accompagnati da una sportivissima doppietta, che limita, per quanto possibile, il fastidioso effetto “canguro”, tipico dei cambi automatici di tipo sequenziale.
Il cruscotto e la plancia sono ben disegnati e consentono un’ottima visibilità, mettendo la strumentazione a portata di mano. Il pannello degli strumenti è dominato dal contagiri e dal tachimetro di forma rotonda, grandi e di facile lettura. I sedili avvolgono il corpo degli occupanti con imbottiture compatte ma confortevoli, che forniscono un valido sostegno laterale nelle curve ed assicurano un buon sostegno per le gambe e la schiena.
Quanto costa Mazda2? Mazda2 1.4 TD in allestimento standard, costa 12.910 euro, mentre il più lussuoso pacchetto “Club” viene offerto a partire da 14.560 euro. Decisamente più economiche le versioni a benzina: la 1.2 da 75 CV vanta prezzo d’acquisto di soli 11.410 euro, mentre per la più sportiva 1.6 Sport bisogna staccare un assegno di 14.570 euro.

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