Dacia Logan MCV – Long Test

Il corpo macchina presenta un rollio abbastanza marcato nelle manovre più impegnative nonostante le barre antirollio, ma è una caratteristica comune a questo tipo di vetture e Dacia Logan MCV non sfigura nemmeno in questo rispetto alle concorrenti. Il cambio (rigorosamente manuale a 5 rapporti) è puntuale, con innesti sufficientemente precisi, in generale onesto il comportamento in marcia: la dinamica è prevedibile, l’auto è facile da guidare, ma naturalmente non vanno superate certe velocità. Qui la mano invisibile dell’elettronica praticamente non esiste. I consumi sono davvero ridotti, abbiamo macinato km e l’indicatore è rimasto praticamente invariato. L’erogazione è progressiva, le risposte sono pacate, ma la forza di trazione non manca ai 70 cavalli ed è disponibile a regimi molto bassi (la coppia massima è di 160 Nm disponibile già a 1.700 giri/min). Il turbocompressore aiuta nei sorpassi, togliendo un po’ l’effetto “mulo” che ci si aspetterebbe da un veicolo di questo tipo. Nell’insieme siamo rimasti soddisfatti, naturalmente tutto va rapportato alle pretese e agli obiettivi che Dacia Logan MCV si è prefissata, non un’auto prestazionale nel senso più stretto del termine quindi, ma onesta, robusta e affidabile. Forte soprattutto nel prezzo Gli allestimenti possibili sono tre (base, Ambiance e Laureate) ed il prezzo, per il modello entry level da 1.4 litri – un allestimento davvero scarno -, è di 8.950 euro. L’offerta poi si completa con allestimenti ben più interessanti e con le versioni anche a 7 posti. L’ “alto di gamma”, rappresentato dalla versione da 1.5 dCi 7 posti nell’allestimento Laureate – protagonista del long test – raggiunge quota 12.150 euro, un valore che fa letteralmente impallidire viste le caratteristiche.

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