[VIDEO] Nissan Qashqai 2017, la prova su strada del 130CV Diesel

Abbiamo messo alla prova la Nissan Qashqai 2017 equipaggiata dall’1.6 dCI da 130CV, con cambio automatico CVT e trazione integrale. La nuova Qashqai è più confortevole e si guida meglio, al netto delle modifiche estetiche su frontale, interni e posteriore. Ecco il nostro video test drive

[VIDEO] Test Drive Nissan Qashqai 2017

Se nel 2017 il 30% del mercato auto ha visto protagonista il segmento dei SUV Crossover è in buona parte merito di Nissan Qashqai, che ha dato via alla rivoluzione capace di portare Station Wagon e Monovolumi lontano da palchi importanti. Oggi sentirsi in alto va per la maggiore e se nel 2007 -anno di presentazione della prima serie- fu una scommessa vinta, ad oggi Nissan Qashqai deve trovare conferme. Per farlo Nissan ha chiesto il parere dei 2,3 milioni di clienti conquistati in Europa con questa vettura, che puntualmente hanno chiesto una miglior insonorizzazione, interni più curati e linee più decise.

Detto fatto, in Giappone si sono messi al lavoro per mantenere il primato e al Salone di Ginevra 2017 Nissan è arrivata con il restyling che vedete in questa prova. Dopo un primo contatto in Austria insieme al nuovo X-Trail abbiamo avuto la possibilità di provare Nissan Qashqai per un’intera settimana, equipaggiata dal motore Diesel dCI di derivazione Renault con 130CV. Nel nostro caso poi abbiamo avuto modo di guidare con cambio automatico CVT, che però non è accoppiabile all’allestimento con trazione integrale. Obiettivamente è la soluzione più comoda per chi il fuoristrada non ha davvero intenzione di farlo ma non vuole rinunciare a viaggi e alla praticità nel quotidiano.

Questa nuova serie si riconosce agli esterni per fari più grandi, a Boomerang, la calandra del V-Motion inaugurato con la nuova Micra e prese d’aria più ricercate. Notiamo poi che anche il posteriore presenta dei fari leggermente rivisti.

Qashqai: spazio e stile al giusto prezzo

Nissan Qashqai 2017 Tekna + interni

Gli interni sono stati rinnovati su più livelli. A spiccare è il nuovo volante, completamente riprogettato e più “adulto” anche nella risposta

Nissan Qashqai ha riscosso tanto successo negli anni anche grazie a dotazioni di ottimo livello a fronte di un prezzo contenuto, cosa che torna in questa versione aggiornata grazie ad una gamma piuttosto eterogenea. Si parte infatti dai 21.250€ per chi sceglie la entry level Visia, per poi salire ad Acenta, Business, N-Connecta, Tekna e Tekna +. Proprio quest’ultima, come da prassi, è stata la protagonista della nostra prova. L’equipaggiamento davvero completo e la più consistente delle motorizzazioni in gamma hanno fatto lievitare il prezzo fino a superare i 32.000€, ma una volta a bordo è facile capire dove siano finiti quei diecimila in più.

Salto in avanti notevole infatti, sia per i materiali utilizzati che per assemblaggi. A migliorare è soprattutto il volante che restituisce una miglior ergonomia e si presenta esteticamente meglio. Stessa cosa per il sedile in pelle Nappa, che oltre al tessuto memory ha un poggiatesta più confortevole. Cambia anche l’infotainment, ora più completo e fluido, ma -che resti tra noi- l’interfaccia non è ancora al livello di uno smartphone di fascia media. Insomma, qui si potrebbe fare di meglio. La firma Tekna+ comprende poi fari a LED capaci di seguire la traiettoria, cerchi in lega da 19” a conferire un’aria più solenne, tetto panoramico e barre portatutto, oltre a tutta la tecnologia del Nissan Driver Assist Pack. Personalmente poi siamo felici che l’auto sia equipaggiata da un signor impianto stereo marchiato Bose con 8 altoparlanti.

Nuova Nissan Qashqai: la prova su strada

Nuova Nissan Qashqai 2017 - fiancata

Una volta a bordo si apprezza l’ergonomia dell’auto, sensibilmente migliorata, mentre la posizione di guida rialzata è quella che ci si aspetta da un SUV. Il motore, nonostante si tratt della versione più prestazionale, non è particolarmente rumoroso. Una volta portata la Qashqai in autostrada poi, ci rendiamo conto di come i fruscii siano stati “limati” anche ad andature allegre. Siamo riusciti a passare sul tratto pesarese dell’Adriatica (A14) che, per chi non lo conoscesse, è carico di curve e cambi di pendenza che in pochi affrontano a velocità di crociera. Difficile trovare un modo migliore per testare davvero stabilità e sicurezza della nuova Qashqai.

A pelle l’auto ci sembra molto migliorata sull’avantreno. lo sterzo ora è più preciso e l’auto si sente più in pungo, il che la rende più facile da gestire. Magari nelle manovre farete un pelo di fatica in più, ma è stata a nostro modo di vedere una scelta che paga davvero in tutte le altre condizioni. Anche perché nei parcheggi c’è la telecamera posteriore con i sensori di prossimità e la visuale dall’alto con cui è davvero difficile sbagliarsi. Il miglioramento rispetto alla Nisssan Qashqai della generazione precedente è tangibile anche nella rigidità, ora il rollio pare più contenuto anche grazie ai cerchi in lega da 19 pollici gommati Dunlop Sportmax che abbiamo sfruttato in questa prova. Nissan, come dicevamo, ha lavorato anche per migliorare l’insonorizzazione, con pannelli porta meglio imbottiti e vetri più spessi.

Le dimensioni aiutano a destreggiarsi in città: l’auto infatti è abbastanza corta per inserirsi nei parcheggi con meno di 4,4 metri (4,377) di lunghezza, mentre la larghezza è di 1,802 metri: Se da un lato possono sembrare un po’ impegnativi, dall’altro aumentano la stabilità nella guida e sono necessari per mantenere un buon baricentro nonostante l’altezza. Quest’ultima sfiora il metro e sessanta (1,590 metri) come conviene ad un buon SUV – Crossover. Una volta prese le misure con cura poi, il tutto diventa davvero semplice.

Il cambio automatico per il Crossover Thinking

 

In questo caso guidiamo un automatico CVT, a variazione continua, di tradizione giapponese. Se ci sono quattro tipi di automatici (a doppia frizione, a convertitore di coppia e robotizzato oltre a questo) il CVT mantiene sempre il miglior rapporto possibile, un po’ come gli scooter. Per questo motivo non ci sono i paddle al volante, che servirebbero a ben poco, anche se volendo si può cambiare rapporto utilizzando la leva del cambio.

Oltre al fatto che è semplice da riparare, il CVT chiede una guida progressiva e morbida. Altrimenti la sensazione è quella di avere la frizione che slitta. In questo caso Qashqai si trova molto a suo agio, l’unico peccato è che al momento non è possibile averlo insieme alla trazione integrale. Non trattandosi di un fuoristrada specialistico, vi consigliamo di valutare la trazione integrale solo nel caso in cui -ad esempio- viviate in alta montagna.

Siamo rimasti piacevolmente soddisfatti dalla soglia di consumo di Qashqai, che abbiamo trovato attorno ai 16Km/l nel ciclo misto. Certo, la spinta sul pedale è stata parsimoniosa, ma il cambio aiuta a non cercare la guida sincopata. Come da prassi poi abbiamo guidato in modalità ECO, che rispetto alla standard cambia leggermente la risposta dell’acceleratore.

Il Conclusione

Nissan Qashqai può riconfermarsi come uno dei riferimenti del segmento, forte di un’aumento qualitativo per ciò che riguarda interni e sensazioni alla guida. Peccato manchino motorizzazioni alternative (ibride, a GPL, a metano) che con tutte le probabilità avrebbero un discreto successo, perlomeno nel nostro mercato. Non ci ha convinto appieno il navigatore, ma parliamo solamente dell’interfaccia: il sistema è fluido e la definizione è piuttosto alta. Bene, infine, la prova consumi e quella sulla distanza. L’auto non stanca fisicamente nemmeno dopo diverse ore di viaggio.

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