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STORIA DEL BRAND

La sigla DS si riferisce naturalmente al modello Citroën del 1955, progettato dall’italiano Flaminio Bertoni e dal francese André Lefèbvre e battezzato con l’acronimo di “Désirée Spéciale”, ovvero desiderata speciale, che in francese suona anche come “déesse”, dea. Lunga, slanciata, con le ruote posteriori carenate e la coda rastremata, la prima DS 19 è un modello che lascia il segno. La vettura rimane in produzione fino al 1975. Nel 2008 il Gruppo PSA decide di dare nuova gloria a questa sigla creando una linea di modelli Premium partendo dalle basi meccaniche dei modelli Citroën e rivestendole con nuove carrozzerie. L’idea è quella di lanciare un modello Citroën che porti questo nome e successivamente di rendere il marchio indipendente attribuendogli anche un nuovo significato, quello di “different spirit”. Dopo aver svelato nel 2009 un concept chiamato Citroën DS Inside, l’anno successivo la casa francese presenta un modello di segmento B chiamato Citroën DS3, seguito dai più grandi DS4 e DS5 e dal SUV DS6. Nel 2014 il marchio DS è già una realtà in Cina e si prepara a debuttare in Europa come entità autonoma da Citroën: la prima vettura del marchio è DS 5, che, in sostanza, è un restyling di Citroën DS5.

CARATTERISTICHE DISTINTIVE

Il marchio DS non può che mettere in cima alle proprie priorità lo stile nel senso più alto del termine, lo stesso stile che ha caratterizzato i modello “déesse” del passato e che in realtà non è mai stato fine a stesso: nel passato la forma accovacciata, con il cofano lungo e le linee arrotondate, serviva a favorire le sospensioni idropneumatiche e a ottimizzare l’aerodinamica. Anche oggi il marchio propone soluzioni all’avanguardia per quanto riguarda la tecnologia: ad esempio, con la telecamera che riprende il fondo stradale per consentire a una centralina di adattare la risposta degli ammortizzatori sulle irregolarità dell’asfalto. Lo stile è innovativo, soprattutto negli interni, disegnati secondo i principi dell’ergonomia: i comandi si integrano perfettamente nel cruscotto e sono accessibili senza dover togliere le mani dal volante. I materiali sono curati, come dimostrano ad esempio i pellami usati per realizzare i sedili a cinturino di orologio, sottoposti a una lavorazione artigianale particolare e molto antica. Uno dei punti chiave della filosofia DS è la personalizzazione: ecco perché il marchio offre molti allestimenti diversi, tutti a loro volta personalizzabili dal cliente.

MODELLI ICONICI

DS 3 è una piccola tre porte dallo stile originale, caratterizzata da forme morbide e dai tipici montanti laterali “a pinna di squalo”. Può ospitare cinque passeggeri e ha anche un bagagliaio di tutto rispetto. Derivata dalla berlina è DS 3 Cabrio, che mantiene anche i montanti longitudinali del tetto, sui quali scorre una capote di tessuto. La presenza dei montanti consente a questa vettura di essere omologata per cinque, una rarità per una cabrio. Nella gamma c’è anche DS 4, che ha l’aspetto di una crossover media, ma non è studiata per affrontare gli sterrati; più adatta è invece DS 4 Crossback, che si distingue perché è poco più alta di Citroën DS4 e ha i passaruota rinforzati con un profilo di plastica. Infine ci sono DS 5, una via di mezzo tra una berlina e una monovolume, e DS 7 Crossback, crossover di grandi dimensioni che punta a insediare il predominio tedesco nel segmento delle auto di lusso.

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