Renault Mègane Grand Scenic: Test Drive

Renault Mègane Grand Scenic: Test Drive. Sette tipi di carrozzeria per altrettante diverse tipologie di automobilisti. Questa è la sintesi del progetto Renault Megane II, chiara e lampante evoluzione di quell’idea, nata a cavallo degli anni ’90, che ha già saputo conquistare milioni di clienti in tutto il mondo e che oggi, forte di un livello tecnico e stilistico ancor più raffinato, sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per ripeterne il successo.
Dopo il lancio di Megane 3 porte, 5 porte, Berlina, Grandtour, Cabrio Coupè e Scenic, quindi, anche la Grand Scenic scopre finalmente le sue carte, giocando sull’apprezzatissimo design della sorella “minore” ma proponendo nuove frontiere in tema di spazio a bordo: i posti a sedere, infatti, passano da 5 a 7, ma nel caso in cui le due poltroncine supplementari non servano, è lo spazio per i bagagli a trovare una dimensione ancor più generosa e vicina alle esigenze di chi viaggia spesso con famiglia e voluminosi bagagli a seguito.
I centimetri in più non la appesantiscono Distinguere la Scenic dalla Grand Scenic non è poi così semplice. Il lavoro svolto dai designer della Casa parigina è davvero eccezionale perché, nonostante la bellezza di 23 centimetri in più, la vettura conserva inalterato quell’equilibrio stilistico tipico di Scenic, ma in generale delle monovolume marchiate Renault.
Metro alla mano, la lunghezza totale della vettura lievita dai 4.26 m della versione “normale” a 4.49 m, che sono stati ottenuti allungando il passo e lo sbalzo posteriore, rispettivamente di 5 e 18 cm.
Misure che stupiscono, perché, bilanciamento stilistico a parte, sono estremamente vicine a quanto proposto dall’ammiraglia Espace appena qualche stagione fa, ed anche la distribuzione e quantità di spazio interno sembra derivare direttamente dal mondo delle monovolume di classe superiore.
Almeno 200 litri… Grazie al “volume” posteriore over-size, anche se si viaggia in sette, lo spazio per stivare bagagli ed oggetti rimane di buon livello: 200 litri, infatti, è un valore record per la categoria, senza considerare che lo spazio può sfiorare quota 600 litri nella più “classica” configurazione a cinque posti. Se poi volete fare i trasportatori arrivate a 1920 viaggiando in due con tutti gli altri sedili reclinati.
L’abitacolo è sostanzialmente invariato rispetto a quanto già proposto da Scenic. Le plastiche e le stoffe utilizzate per il rivestimento di sedili ed “arredamento” interno sono di ottima qualità, così come le finiture. La cura progettuale profusa per la definizione di elementi come i due seggiolini supplementari è evidente: una volta ripiegati, infatti, questi due elementi si integrano perfettamente al piano dell’abitacolo, scomparendo completamente sotto il pianale nel caso in cui non servano.
La disposizione interna dei restanti elementi riprende interamente quella della Scenic con la sola ridefinizione della seconda fila di poltrone, resa necessaria per agevolare l’accesso dei passeggeri ai due posti posteriori.
Molto interessanti anche i vani portaoggetti sparsi un po’ per tutto l’abitacolo: una volta sommati, possono raggiungere l’incredibile volumetria di 104 litri!
Motori per tutti i gusti La gamma delle motorizzazioni prevede tre propulsori a benzina e due turbodiesel. La gamma alimentata a “verde”, si compone di un 1.6 litri da 115 CV ed un 2 litri da 136 CV, ai quali si aggiunge una nuovissima motorizzazione sovralimentata da 2 litri, in grado di erogare la bellezza di 165 CV ed una coppia massima di 270 Nm a 3.250gri/min.
Per quanto concerne le motorizzazioni a gasolio, è possibile scegliere tra il tecnologico 1.5 dCi da 100 CV e 200 Nm di coppia massima ed il più collaudato 1.9 litri, sempre turbodiesel common rail, da 120 CV e 300 Nm di coppia massima a 2000 giri/min.
I cambi manuali sono manuali a 5 o 6 marce, a seconda della motorizzazione, mentre per chi cerca il massimo della comodità, i tecnici Renault propongono il tecnologico automatico Proactive.
Sicurezza attiva al vertice della categoria I livelli di sicurezza attiva e passiva sono, come solitamente accade in Casa Renault, ai massimi livelli: ABS, ESP, ASR e MSR, controllo della pressione dei pneumatici sono elementi di sicurezza attiva forniti di serie. Anche in tema di protezione passiva, Megane Grand Scenic offre un’ottima dotazione: zone di rinforzo e a deformazione programmata, sei airbag, di cui i due frontali a gonfiaggio progressivo.
Su strada è sincera La nuova Megane Grand Scenic è la giusta via di mezzo tra la compatta monovolume Scenic e la più generosa ma allo stesso tempo ingombrante Espace. I sette posti a sedere sono tutti piuttosto comodi e facilmente raggiungibili, ma è chiaro che la configurazione ideale per intraprendere un lungo viaggio con questa vettura è sicuramente quella a cinque o massimo sei posti.
Con tutti i sedili “in posizione”, infatti, il vano bagagli è piuttosto generoso ma non si può francamente andare oltre ad un weekend, mentre nella più tradizionale configurazione a cinque sedili lo spazio per i bagagli è davvero incredibile: la terza fila di sedili infatti, una volta abbattuta, apre il sipario su un vano bagagli dal fondo estremamente piatto ed in grado di agevolare le operazioni di stivaggio.
Alla guida della Grand Scenic ci si sente davvero bene. Trovare una posizione di guida è piuttosto facile e veloce, e non si avverte la sensazione di essere alla guida di un “furgoncino”, tipica di altre monovolume della sua categoria. La disposizione di volante e pedaliera, così come le sensazioni che se ne ricavano alla guida, infatti, sono da berlina di categoria superiore.
Il confort di bordo è molto elevato, grazie al perfetto funzionamento delle sospensioni, che filtrano decisamente bene le asperità del manto stradale, all’ottima insonorizzazione ed alla luminosità dell’abitacolo, che è davvero eccezionale.
Le motorizzazioni scelte dai tecnici Renault sembrano essere più che adeguate alle esigenze di questa monovolume: davvero eccezionale il due litri turbocompresso da 165 CV, in grado di fornire una notevole dose di grinta ma anche una notevole coppia motrice, che permette la guida rilassata e consumi tutto sommato contenuti. Molto buono anche il comportamento dei propulsori turbodiesel, che saranno indubbiamente i più gettonati, con il 1.9 dCi da 120 puledri leggermente avvantaggiato, in termini di sfruttabilità, nei confronti del pur generoso 1.5 dCi da 100 CV.
Capitolo prezzi Partiamo subito dicendo che rispetto alla Scenic 5 posti la Grand Scenic costa 1200 euro in più che ci sembrano una differenza davvero competitiva ed ora Opel Zafira, VW Touran e la fresca Toyota Corolla Verso dovranno ritornare a tremare perché gli è crollata l’ultima barriera contro lo strapotere Renault nel campo delle “monospace”: i 7 posti !
La gamma è praticamente la stessa della Scenic e quindi tre allestimenti con prezzi che vanno dai 20.250 euro della 1600 Confort Authentique 16V da 115 CV ai 25.480 della 1900 Dci più ricca.
Consegne immediate e traguardi davvero ambiziosi: la Scenic rappresenta il 25% della produzione Megane II e la Grand Scenic ne rappresenterà il 25% con il desiderio di arrivare ad un terzo. Ogni tre monospace Megane una sarà quindi Grand Scenic. Per Renault Italia il target 2004 è di arrivare a quota 35.000: 25.000 Scenic e 10.000 Grand Scenic. Le avversarie possono già tremare a tutto vantaggio dei clienti che potranno presto vedere prezzi più bassi ed equipaggiamenti più completi: ecco il bello della concorrenza !

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